Proseguire con il progetto approvato. Dopo le discussioni delle scorse settimane, dalla cabina di regia convocata dalla Regione, con Comune, Città della salute, Università e Politecnico, è arrivata un'indicazione chiara: nel futuro Parco della salute confluiranno, come già stabilito nel 2020, Molinette, Cto (con l'Unità spinale) e Ospedale Sant'Anna ma non il Regina Margherita. Dunque un polo ospedaliero per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica, dove si punta coinvolgere i privati accanto agli atenei.
I posti letto del futuro ospedale non saranno aumentati ma, dopo due anni di pandemia e la necessità di garantire l'accesso alle cure, le istituzioni avvieranno una riflessione per potenziare il sistema ospedaliero e la rete di medicina territoriale, anche attraverso l'integrazione con il lavoro dei medici di famiglia e le opportunità offerte da telemedicina e tecnologia per la presa in carico delle patologie a bassa intensità di cura.
Con la gara d'appalto già in corso, l'obiettivo è valutare progetti definitivi e offerte entro l'autunno e individuare quello vincitore entro fine anno. E per prevenire ulteriori eventuali aumenti di costi per energia e materie si punta a un meccanismo di riequilibrio, con clausole di salvaguardia che consentano di non dover aprire nuove procedure.