Il CANC è il centro animali non convenzionali di Torino, ha la sede a Grugliasco. I medici veterinari fanno un appello ai cittadini. “Se trovate un piccolo di cervo oppure di cerbiatto, non prendetelo, ma lasciatelo dove si trovano, non sono orfani”.
Nelle tre foto si vede un cucciolo di capriolo che poi è stato reinserito nel suo habitat naturale. Era stato portato al centro da persone che pensavano fosse in difficoltà. In realtà - spiega Mitzy Mauthe Degerfeld, medico veterinario del CANC - proprio in questi giorni stanno venendo alla luce molte cucciolate.
Le mamme cervo lasciano indietro i cuccioli più lenti, che non riescono a fuggire dai predatori. Ma i cuccioli si fingono morti sull'erba, per sopravvivere.
Non sono orfani e non vanno toccati, ripetono i medici, che aggiungono: la loro mamma li andrà a recuperare.
Per questi cuccioli, ogni intervento dell'uomo di farli sopravvivere è uno stress che può portare anche alla morte.
Dunque, è il consiglio: non vanno toccati, se non sono feriti.
In questo periodo al CANC il lavoro è aumentato notevolmente. Ci sono in media 500 ricoverati da curare e il personale giornaliero è di 2 medici veterinari, un tecnico faunistico e due studenti.
Nel Giornata Mondiale per l'Ambiente arriva dunque un monito ai cittadini. La fauna selvatica è un mondo che va rispettato per ciò che è, intrusioni - seppur a fin di bene - degli esseri umani potrebbero essere controproducenti.