Lo spiega l'Assessora all'ambiente Foglietta

Siccità, nessuna emergenza acqua a Torino

Il 75 per cento del fabbisogno ha origine da falda profonda, il 20 per cento è garantito dal Po che nonostante i livelli minimi offre garanzie.

Siccità, nessuna emergenza acqua a Torino
Ansa
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A Torino non si corre alcun rischio di razionamento dell'acqua. Il capoluogo, insieme ad altri 165 comuni gestiti da Smat si trova a livello verde, uno dei quattro gradi di stress idrico previsti dall'azienda. Ciò significa che si trova in un fase di attenzione ordinaria e quindi non critica.

L'Assessora all'ambiente Chiara Foglietta ha spiegato in risposta ad un'interrogazione del capogruppo della Lista Civica per Torino, Silvio Viale che per quanto riguarda il capoluogo il 75 per cento delle acque captate ha origine da falda profonda che, al momento non risente di variazioni significative ed è monitorata quotidianamente. A queste si aggiungono un 20 per cento frutto della potabilizzazione del fiume Po per il quale non si registrano criticità nonostante il livello minimo storico del corso d'acqua. Infine c'è un 5 per cento rimanente che viene alimentato dalle sorgenti di Sangano e dal Pian della Mussa le cui portate rientrano nella media stagionale degli ultimi anni.

Per quanto riguarda il Po, infine, Smat ha realizzato a La Loggia un impianto di lagunaggio, una tecnica naturale di depurazione, da circa 5 milioni di metri cubi d'acqua che permette di compensare le necessità, in caso di carenza legata al fiume, per oltre 40 giorni.