Economia

Cingolani e il Nobel Spence: "Siamo già in recessione"

Nel secondo giorno del Festival dell'Economia il confronto al Circolo dei lettori tra il ministro per la transizione ecologica e l'economista americano

Cingolani e il Nobel Spence: "Siamo già in recessione"
Ansa Foto
Il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani

Un dialogo tra il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani (collegato in streaming), e Michael Spence, Premio Nobel per l'economia nel 2001 insieme a Joseph E. Stiglitz e George A. Akerlof. Dipendenza energetica e crescita economica sono stati i temi al centro dell'incontro al festival dell'economia di Torino, in una sala strapiena al Circolo dei lettori.

 

Servizio di Fabio De Ponte; montaggio di Andrea Ferraris

 

Spence ha commentato le nuove sanzioni alla Russia: "Concordo, ma questa decisione ci farà un po' male, meno di un intervento rapido sul gas naturale. Dovremo sostituire i condotti con forniture nazionali, l'infrastruttura non esiste.Sono più pessimista rispetto alla Banca Centrale Europea. Credo che entreremo in recessione in Europa, i rischi stanno crescendo".  

Un'opinione condivisa da Cingolani: "Siamo già in recessione da un certo punto di vista - ha detto il ministro - Stiamo rallentando per quello che riguarda la transizione ecologica. Dobbiamo considerare gli enormi investimenti necessari per ricostruire l'Ucraina, ci saranno conseguenze a lungo termine degli eventi successi degli ultimi mesi. Dobbiamo imparare la lezione. Avremmo dovuto avere una visione più chiara, avremmo dovuto essere più intelligenti nel gestire il nostro mix energetico. E' ora di cambiare. Abbiamo bisogno in futuro di energie verdi, rinnovabili. Dobbiamo mantenere la barra dritta, investire in nuove tecnologie. E' il momento di investire altrimenti arriveremo al 2030 senza le avere le tecnologie per contrastare il cambiamento climatico".

La sfida ora, secondo il ministro sta nel "ridurre le ineguaglianze globali e raddrizzare il mercato, non dimentichiamo che l'energia è la materia prima più importante". Un obiettivo che l'Italia e l'Europa non possono raggiungere da sole: "Durante la crisi del Covid ci hanno detto che per sviluppare un vaccino ci volevano 8-10 anni - ha ricordato Cingolani - ma abbiamo collaborato tutti e in 8 mesi abbiamo sviluppato un vaccino. Per l'energia serve la stessa alleanza globale".