A Chiaverano, nei dintorni di Ivrea, Legambiente ha festeggiato i 20 anni della carovana delle Alpi, campagna ideata dall'associazione ambientalista per raccontare le Alpi, un ecosistema fondamentale per la conservazione della biodiversità in Europa, reso fragile dalla crisi climatica e da uno sfruttamento eccessivo delle risorse.
L'occasione è stata il sesto summit nazionale di Legambiente: 19 le bandiere verdi assegnate nell'arco alpino, come riconoscimento delle buone pratiche in tema di sostenibilità, tutela e valorizzazione del paesaggio. Quattro bandiere se le è aggiudicate il Piemonte: una all'Associazione NATworking, per aver creato la prima rete di spazi dedicati allo studio e al lavoro in ambienti naturali. Poi all'ITIS Sella di Biella e al Gruppo Alpinistico Scolastico delle scuole di Valdilana, per il lavoro di manutenzione e segnalazione dei sentieri. E infine al progetto "Si parte dal bosco" -progetto diffuso per la ricostruzione di una filiera del legno - e alla memoria dei coniugi Schneider, pionieri del turismo soft in Val Maira.
Al Piemonte però vanno anche 3 bandiere nere : alla Regione, per la scelta di investire 2 milioni e mezzo di euro in 4 piccole stazioni sciistiche del cuneese sotto i 2000 metri, quota considerata dagli esperti insostenibile con i cambiamenti climatici in atto; altre due sono andate al Comune di Camandona, sempre nel biellese, per la cancellazione di sentieri di grande valore storico/documentale della transumanza e la contemporanea realizzazione di strade ritenute di dubbia utilità.
Il commento di Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente