
Un cortile aperto, uno spaccato della flora dell'antico Egitto, un nuovo spazio verde nel cortile del museo, ad ingresso gratuito a partire dal 29 giugno. Il Museo Egizio di Torino avvia il percorso verso il bicentenario che il prossimo anno, nel 2024, cambierà il suo volto.

Il cortile si ispira ai giardini del Nuovo Regno con le sue piante ed i suoi profumi ed è un omaggio alla civiltà dell'Antico Egitto che fu tra le prime a sviluppare una cultura del giardino ed a conferire significati simbolici a piante e fiori, come testimoniano le raffigurazioni rinvenute nelle tombe dell'alta società egizia.
A curare il progetto, tra archeologia e botanica, un team internazionale di egittologi del museo, composto da Johannes Auenmuller, Divina Centore e Cedric Gobeil.

Dal trenta giugno il giardino sarà animato da uno spettacolo di videomapping della durata di sette minuti, ad ingresso gratuito, da giovedì al sabato, dalle 22 alle 24, fino ad esaurimento posti. Ogni sabato sera di luglio ed agosto al museo è prevista l'apertura straordinaria fino alle 2 con tariffa unica a cinque euro a partire dalle 18. La presidente Evelina Christillin ha spiegato che si tratta di un “primo passo, un intervento strutturale e creativo, che ci proietta verso il 2024 e verso progetti ancora più ambiziosi di trasformazione del museo egizio. Ci aspettano due anni intensi”.

“L'auspicio è che questo giardino, una volta ultimato, diventi un luogo importantissimo della nuova Agorà, la corte coperta che sarà un punto d'incontro nel centro della città. Si tratta inoltre di un tentativo di restituzione del paesaggio. Abbiamo cercato di riportare le piante, i colori ed i profumi dei giardini di piacere del nuovo Regno" sottolinea Christian Greco, Direttore del Museo Egizio. Il Progetto per il bicentenario ha un valore di 20 milioni di euro, di cui cinque già stanziati dal Ministero della Cultura.

