Si chiama “Popillia Japonica” ed è il nuovo flagello per l'agricoltura piemontese. Un coleottero giapponese in grado di causare danni immensi a tutte le specie vegetali, dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti, alle colture orticole di pieno campo e i rischi maggiori li corrono il mais, il pesco, il melo, la vite, il nocciolo e la soia. Un'invasione vera e propria causata dalle alte temperature del periodo che ne agevolano la proliferazione.
La presenza massiccia del famigerato insetto è segnalata in 86 i comuni della provincia di Alessandria e a Cigliano e Santhià, in provincia di Vercelli. Per contrastarne la diffusione è in corso il posizionamento di tremila trappole 'attract and kill', con forma a ombrello con una rete impregnata di insetticida. Mentre nei boschi di Cuneo - sottolinea Coldiretti - è in atto una vera e propria invasione di zecche, veicolate dalla fauna selvatica. In aumento su tutto il territorio del Piemonte le cimici, mentre è segnalata anche la presenza massiccia di orficule, le cosiddette 'forbicine' che danneggiano i frutti.