Servizio di Jacopo Ricca, montaggio di Massimo Carnemolla
Torino si candida alle Olimpiadi del 2036. Una suggestione, per ora, perché la strada sarà durissima. Ma intanto il Consiglio comunale ha voluto marcare il cambio di strategia rispetto al passato, e ha votato a favore di un ordine del giorno che chiede a sindaco e Giunta di farsi promotori, presso Regione e Governo, per la candidatura della città.
Dibattito in Consiglio
Il documento vede come prima firmataria Paola Ambrogio (Fratelli d'Italia), che ha ottenuto anche l'appoggio della maggioranza. L'ordine del giorno parla di “rilancio economico-sociale della città, dopo decenni di stagnazione economica e ridotta attrattività internazionale dopo i giochi invernali del 2006 – recuperata solo nell’ultimo anno, che ha visto l’assegnazione degli ATP finals e dell’Eurovision Song contest". Nel corso del dibattito, oltre alla prima firmataria, sono intervenuti a favore della proposta di candidatura i consiglieri Silvio Viale (Lista civica per Torino), Nadia Conticelli (PD), Giuseppe Catizone (Lega). Ha espresso posizione contraria Alice Ravinale (Sinistra ecologista). L’assessore allo Sport, Mimmo Carretta, ha ricordato la capacità di accogliere della città, grazie anche ai suoi impianti. “Torino non è più disponibile a perdere occasioni, ha sottolineato Carretta, una candidatura territoriale ha sicuramente più senso”. L’ordine del giorno ha ottenuto 30 voti a favore e 2 contrari.
Atto simbolico, strada durissima
Le Olimpiadi del 2024 si svolgeranno a Parigi, quelle del 2028 a Los Angeles, quelle del 2032 a Brisbane, in Australia. Per il 2036 si dovrebbe tornare in Europa. Si parla già di una candidatura di Roma. Ma la vicinanza dei giochi invernali di Milano-Cortina 2026, e i 100 anni delle Olimpiadi di Berlino '36 con il carico simbolico di quei giochi che si svolsero alla presenza di Adolf Hitler, per non parlare delle infrastrutture tutte da inventare, rendono la strada, ancora una volta, durissima.