Il suo caso aveva fatto molto discutere e sollevato polemiche e opinioni divisive. Ora la vicenda si conclude. E' tornato in libertà l'astigiano Maximiliano Cinieri, 45 anni, affetto da Sclerosi Laterale Amiotrofica, accusato di usura ed estorsione. La sentenza della Corte di Appello di Torino gli ha permesso di lasciare i domiciliari ed è stata concordata una pena di 4 anni e 6 mesi. In primo grado in tribunale ad Asti era stato condannato a 8 anni. Sarà il Tribunale di sorveglianza a decidere come dovrà scontare la pena residua. "Vorrei vivere il più tranquillamente possibile - dichiara Cinieri -. Ogni stato d'animo velocizza questa malattia terribile".
Il 27 luglio l'uomo sarà ricoverato a Milano per verificare la sua idoneità all'accesso di cure sperimentali per la SLA. "Mi auguro - aggiunge - di essere idoneo e che possa funzionare, per aiutare a combattere il peggioramento dello stato del mio corpo. In ogni caso spero possa servire in futuro per studi specialistici. Durante ogni esame ho donato il mio sangue, per permettere agli studi di andare avanti".