E' il terzo rogo nell'impianto, l'ultimo a fine 2020

Revocata l'ordinanza che chiudeva le aziende nella zona dell'incendio nel centro Amiat a Volpiano

Nei prossimi giorni continueranno le rilevazioni dell'Arpa per verificare la qualità dell'aria.

Una nube nera a tagliare l'orizzonte, l'ennesimo incendio di materiali plastici nella cintura torinese del 2022, si sprigiona intorno alle cinque e mezza del mattino a Volpiano, in via Brandizzo. Nel centro Amiat, la municipalizzata torinese dei rifiuti, in cui vengono accumulate batterie, televisori, elettrodomestici da smaltire. Fuoco per cause da accertare, fumo invece subito evidente, irrespirabile. Con un odore acre arrivato fino in centro a Torino. Cruciale l'intervento dei vigili del fuoco. 

Il sindaco di Volpiano con un'ordinanza a mezzogiorno dispone la chiusura di una dozzina di aziende in un'area di cinquecento metri, su sollecitazione di Arpa che rileva in mattinata una presenza di composti organici volatili al doppio del livello normale. 

A metà pomeriggio la situazione migliora. Incendio sotto controllo, dati Arpa in via di normalizzazione e in serata il comune di Volpiano revoca l'ordinanza di interdizione delle attività. Nel fumo ristagna però un dato: è il terzo rogo in questo impianto, l'ultimo a ottobre 2020. 

Servizio di Martino Villosio 
montaggio di Paola Galassi
Interviste a Angelo Di Giorgio, ispettore antincendio esperto Vigili del Fuoco Torino; Alberto Maffiotti, direttore dipartimento Arpa Torino