Il fermo dopo dodici ore di interrogatorio, l'accusa di omicidio premeditato. Un operaio 30 enne di Mathi è indagato per l'omicidio di Fatmir Ara, l'impresario edile 43enne di origini albanesi trovato morto sabato nelle campagne di San Carlo Canavese. L'uomo, sentito dai carabinieri della Compagnia di Venaria e poi in Procura, ha confessato, fornito le indicazioni per il recupero del telefono della vittima, dei guanti utilizzati per commettere il delitto e dell’arma impiegata, un fucile regolarmente detenuto
Fatmir è stato infatti ucciso con quattro colpi, l'ultimo in faccia, come ha stabilito l'autopsia del medico legale: il delitto sarebbe avvenuto venerdì, poche ore dopo la scomparsa denunciata dalla moglie e si sarebbe consumato vicino al luogo di ritrovamento del corpo. Fatmir si sarebbe recato lì con la sua auto e avrebbe avuto un appuntamento con l'altro uomo: i due si conoscevano, vivevano nello stesso paese e Fatmir stava eseguendo dei lavori in un immobile dell'indagato.
Per questo si ipotizza un movente legato a questioni personali o economiche e non a un regolamento di conti dovuto ai precedenti della vittima, già condannata per spaccio di droga. In attesa dell'interrogatorio di garanzia, le indagini proseguono per trovare riscontri alle parole dell'uomo: i carabinieri hanno raccolto i transiti dei veicoli registrati dai varchi dei comuni limitrofi fino al luogo dell’omicidio, acquisito centinaia di ore di filmati ripresi dalle telecamere pubbliche e private, e sentito decine di persone. Così come si cerca di appurare se abbia agito da solo o con altre persone.
Servizio di Marco Bobbio, montaggio di Elisa Pozzati