I bianconeri sconfitti 3-1 a Lisbona

Alla Juve non basta un finale d'orgoglio: battuta dal Benfica saluta la Champions

I portoghesi festeggiano il 4-3. Nel quarto d'ora finale le reti di Milik e Mc Kennie regalano la speranza ma non basta. A rischio anche il terzo posto che vale l'Europa League

Alla Juve non basta un finale d'orgoglio: battuta dal Benfica saluta la Champions
Ansa
Il gol di Vlahovic a Lisbona

Altro che rimonta, altro che ottavi di Champions. La Juve dovrà lottare per conquistare nell'ultima gara del girone il terzo posto che vale la prosecuzione dell'avventura in Europa League. A dirlo è la sconfitta rimediata a Lisbona contro un Benfica apparso, come all'andata, più forte in ogni reparto nonostante l'arrembante finale nel quale gli uomini di Allegri hanno provato a riaprire la partita senza andare oltre però il 4-3 finale. 
Il Benfica parte forte e passa alla prima occasione. Al diciassettesimo Antonio Silva brucia Gatti e batte Szczesny con un colpo di testa da due passi. La Juve alza le linee e quattro minuti più tardi trova il pareggio con Kean che devia sotto porta il colpo di testa di Vlahovic: gol valido dopo lungo consulto al Var. Pare la svolta e invece la Juve ricade nelle sue ingenuità. Passano  sette minuti e Cuadrado tocca con la mano in area il pallone, per l'arbitro è rigore che Joao Mario trasforma con freddezza. I portoghesi non si fermano e al '35 portano a tre le loro reti con Rafa Silva che chiude il triangolo con Joao Mario con un colpo di tacco che beffa il portiere bianconero.
A inizio secondo tempo il passivo della Juve assume proporzioni umilianti: Bonucci sbaglia l'assist in uscita e Grimaldo serve Rafa Silva che segna il 4-1 con un morbido scavetto. Pare tutto scritto invece prima Milik e poi Mc Kennie riportano in partita la Juve ma nei minuti finali il muro portoghese regge e i bianconeri salutano la Champions League.