L'inchiesta

Juventus, chiuse le indagini sulle plusvalenze

La Procura della Repubblica di Torino la ha comunicato al Cda e ai dirigenti della società bianconera.

La Procura di Torino ha notificato al Consiglio di amministrazione della Juventus l'avviso di conclusione delle indagini preliminari per vari reati tra cui falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato

La chiusura indagini è stata notificata anche ai dirigenti con responsabilità strategiche, ai componenti del collegio sindacale e al revisore legale: tra loro il presidente Andrea Agnelli e il vicepresidente Pavel Nedved

Le indagini sono partite nell'estate 2021 e riguardano le tre annualità precedenti (2018, 2019, 2020). 

Sotto la lente della Procura di Torino gli scambi fra giocatori che, non generando flussi finanziari, sarebbero stati conclusi a valori arbitrari, stabiliti con lo scopo di far fronte alle necessità di bilancio. 

Altro intervento riguarda la manovra stipendi, come la rinuncia a quattro mensilità da parte dei giocatori annunciata a marzo 2020. Secondo la procura, tre mensilità sarebbero state solo differite: un'operazione messa in atto per alterare il bilancio. Fra i reati contestati, falso nelle comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato.

La Procura sottolinea in una nota di avere chiesto misure cautelari per alcuni indagati, richiesta rigettata dal Gip, e contro cui è stato depositato appello.

Nessun commento da parte della società bianconera.

Del caso plusvalenze si era occupata anche la Procura federale della FIGC, vicenda conclusa a maggio con il proscioglimento della Juventus e degli altri club coinvolti.

il  servizio di Ludovico Fontana