Industria

Stellantis, produzione in calo ma Mirafiori è in controtendenza

Nello stabilimento torinese +30%, in gran parte 500 elettriche. Bene anche le Maserati, ma per l'ultimo trimestre c'è preoccupazione con la richiesta di 4 giornate di cassa integrazione tra ottobre novembre. Tutti i numeri nel rapporto di Fim-Cisl

Stellantis, produzione in calo ma Mirafiori è in controtendenza
Tgr Piemonte
Un lavoratore di Stellantis a Mirafiori

Nei primi 9 mesi del 2021 la produzione di auto e veicoli commerciali del gruppo Stellantis si è ridotta in Italia del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2021. Lo sostiene il rapporto della Fim-Cisl. 515.380 veicoli prodotti contro i 528.108 del 2021. A incidere maggiormente sul dato è il calo nella produzione di veicoli commerciali, che ha fatto segnare in Italia un -27,5% (oltre 57mila mezzi in meno), mentre le auto sono cresciute del 14,1%. rispetto al periodo pre-covid la perdita complessiva di volume produttivo è del 18,3%. Secondo la Fim-Cisl, “la causa è in gran parte riconducibile allo stop nelle produzioni determinato dalla mancanza dei semiconduttori e di altri componenti, e nella prima parte del 2022, anche dalle difficoltà causate dal fermo dei trasporti. La carenza di semiconduttori ha iniziato a riscontrarsi in termini di blocchi produttivi già nei primi mesi del 2021, ma si è aggravata pesantemente nella seconda parte del 2021 e continua in maniera molto significativa anche nel primo trimestre 2022. Una situazione che condizionerà anche l’anno 2023”. 

Mirafiori in controtendenza

A incidere sono in particolar modo i cali negli impianti storicamente con maggiori volumi produttivi, Melfi (-3,2%) e Sevel in Abruzzo (-27,5%). Diversa la situazione a Mirafiori. Dove nei primi 9 mesi del 2022 sono stati prodotti 70.340 veicoli rispetto ai 54.290 del 2021, con una crescita del 29,6%. A trainare la 500 elettrica. Dal 10 gennaio la linea della 500e è partita su due turni, raddoppiando l’attuale produzione, che mediamente oggi si assesta su circa 370 vetture al giorno, con una crescita rispetto ai primi nove mesi del 2021 del 45% “L’attuale andamento fa prefigurare un 2022 con oltre 70.000 Fiat 500e prodotte”, scrive nel report la Fim-Cisl. “Naturalmente semiconduttori permettendo, che a tutt’oggi hanno pressoché risparmiato lo stabilimento di torinese, con la perdita di solo 28 turni (14 giorni) sulla linea della 500e”.

La 500 elettrica

"L’80% dei volumi dello stabilimento torinese sono rappresentati da 500 bev (elettrico a batteria, NDR), il restante 20%, poco meno di 15 mila vetture, è rappresentato dalle produzioni Maserati Levante, Ghibli e Quattroporte che dal 17 gennaio 2022 sono tutte prodotte sulla ‘Linea Maserati’ di Mirafiori, che marcia solo su un turno.  Ma sull’ultimo trimestre 2022 abbiamo delle preoccupazioni, infatti riscontriamo una flessione produttiva sulla linea della Maserati con la richiesta di 4 giornate di Cig tra ottobre e novembre. Il consolidamento delle produzioni Maserati a Mirafiori, affiancato ad un impegno preciso di garanzia sull’investimento a partire dal 2024 della futura piattaforma elettrica folgore di Maserati, consentirà un ammodernamento entro il 2025 di tutte le auto Maserati con le nuove motorizzazioni, dando prospettiva al sito produttivo e creando le condizioni di maggiori certezze sugli aspetti occupazionali". Nel frattempo sulla linea di Maserati stanno facendo la loro comparsa, in fase di testing, le nuove Maserati Gran Turismo e Gran Cabrio, dove è prevista la partenza produttiva verso la fine del secondo semestre. “Dovrà essere rafforzato il personale attualmente impiegato per gestire la salita produttiva dei due nuovi modelli”.

Rivoluzione elettrica

Il piano “Dare foward 2030” prevede di passare all'elettrico nel 100% dei veicoli venduti in Europa nel 2030. Stellantis ha previsto l'investimenti di 30 miliardi di euro per l'elettrificazione. “Un piano ‘step by step’, deve prevedere verifiche e confronti sindacali. Dopo l’insediamento del Governo è necessario un nuovo incontro con Stellantis”, afferma la Fim-Cisl.