Il messaggio del Papa durante l'Angelus

Bergoglio: "L'indifferenza è una brutta malattia che propaga il male"

"Dio abbraccia tutto di noi, a brasa duerte", ha detto Francesco, e poi sull'Ucraina: "Viviamo in un tempo di carestia di Pace"

Papa Bergoglio ha celebrato la messa nella Cattedrale di Santa Maria Assunta. E' stato il culmine del suo viaggio ad Asti.

Profonde e dirette le parole del Pontefice durante la messa solenne alla quale hanno assistito  milleduento fedeli dentro la principale chiesa cittadina. In quattromila hanno partecipato alla funzione dalla piazza antistante, grazie ai maxi-schermi. 

Molte le riflessioni che il Papa ha offerto ai fedeli cattolici.

“Il male è contagioso”, ha detto il Papa. “L'onda del male si propaga sempre così: comincia dal prendere le distanze, dal guardare senza fare nulla, dal non curarsi, poi si pensa solo a ciò che interessa e ci si abitua a girarsi dall'altra parte. E' un rischio per la nostra fede che appassisce se resta una teoria e non diventa pratica, se non c'è coinvolgimento, se non ci si spende in prima persona. Allora si diventa cristiani all'acqua di rose, che dicono di crede in Dio e di volere la pace, ma non pregano e non si prendono cura del prossimo e non gli interessa né Dio né la pace”.

Un altro passaggio nell'Omelia del Papa ha riguardato la spiritualità. “No alla spiritualità del trucco, sia acqua e sapone. E' da lì che viene la salvezza".

E poi ha detto “Dio abbraccia noi a brasa duerte”, a braccia aperte, in piemontese.

Dio si è fatto servo perché ciascuno di loro si senta figlio. Si è spinto fino a lì, fino al paradosso della Croce, proprio per abbracciare tutto di noi, la nostra morte, il nostro dolore, le nostre povertà, le nostre fragilità, le nostre miserie”.

Francesco ha detto: “Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace. Pensiamo ai tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra. Diamoci da fare e continuiamo a pregare per la Pace".

Ai giovani ha detto di essere veramente trasgressivi, non conformisti "che non siano schiavi di un cellulare, ma cambino il mondo come Maria, portando Gesù agli altri, prendendosi cura degli altri, costruendo comunità fraterne con gli altri, realizzando sogni di pace".

Nella Sua preghiera il Papa ha ricordato la tragedia di Gaza. Bergoglio ha pregato per le vittime, fra cui anche bambini, dell'incendio che tre giorni fa ha devastato un edificio residenziale nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. "Il Signore accolga in cielo quanti hanno perso la vita e consoli quella popolazione così provata da anni di conflitto", ha detto il Pontefice.

Bergoglio ha salutato tutti in piemontese:  “A tutti vorrei dire che a la fame propri piasi' encuntreve!” (mi ha fatto piacere incontrarvi). E ha augurato: “Ca staga bin!” (state bene!)".