Centro velico alle prese con le piante acquatiche

Il miriofillum invade il Lago Grande di Avigliana

Forse il cambiamento climatico la ragione della crescita abnorme della pianta acquatica. Preoccupazione per le attività del centro velico

Un verde che affiora, insieme a qualche domanda. Nel lago grande di Avigliana, in bassa val Susa, dalla fine dell'estate il miriofillum spicatum ha iniziato a proliferare. 
Pianta acquatica di varietà non esotica, ma non certo una consuetudine per questi fondali.

Con qualche raro precedente in passato, spiega l'Ente Parco Naturale che tutela questo lago, che però conferma il probabile legame con il clima, caldo nell'estate piemontese, fino al record storico di ottobre.

L'innalzamento delle temperature combinato con la movimentazione magari del fondo dovuto alle attività fruitive. Dà benzina diciamo “concime” a questa vegetazione acquatica

Il primo impatto, se dovesse aumentare la massa delle piante acquatiche, sicuramente sarà su chi nuota. Diventerebbe un problema entrare in acqua, e poi kayak e canottaggio proprio perché - come è successo sul Po -si è dovuta proprio interrompere questo tipo di attività in alcuni periodi

Timori che potrebbero dissolversi, si spera insieme al Miriofillum.
Un segnale di salute delle acque, spiegano gli esperti. Ma anche l'effetto di un clima in cui il  Piemonte si specchia, ad Avigliana come nel Po di Torino, e spesso fatica a riconoscersi.

Nel servizio le interviste di: Andrea Spessa, direttore Centro Velico Avigliana; e Bruno Aimone, funzionario Aree Protette Alpi Cozie