Il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club, che si è riunito sotto la presidenza di Andrea Agnelli, ha rassegnato le dimissioni.
Dopo aver nuovamente esaminato le contestazioni della Procura torinese e i rilievi mossi dalla Consob -oltre che dalla società di revisione Deloitte & Touche,
e "considerata la centralità e la rilevanza delle questioni legali e tecnico-contabili pendenti" -si legge nel comunicato stampa ufficiale - la Juventus ritiene che sia nell' interesse della società che ad affrontare questi temi sia un nuovo Consiglio di Amministrazione.
Così vengono annunciate formalmente le dimissioni dell'intero cda , dopo un consiglio straordinario alla Continassa.
Lasciano dunque in primis il presidente Andrea Agnelli e il suo vice Pavel Nedved. Resta invece l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene dietro richiesta dello stesso cda. E si guarda al prossimo 18 gennaio per l'Assemblea dei soci che nominerà il nuovo Consiglio. Quello attuale, dimissionario, si era insediato a maggio 2010 e resterà in attività in regime di prorogatio tranne che per il consigliere indipendente Daniela Marilungo, la quale ha tenuto a motivare di lasciare perchè, ricoprendo la carica di membro del comitato di Controllo e rischi, ritiene di non essere stata messa nella posizione di operare adeguatamente informata.
Altra novità uscita dalla seduta straordinaria, la nomina di Direttore Generale a Maurizio Scanavino, già ad del gruppo editoriale GEDI.
In serata Andrea Agnelli ha scritto una lettera aperta ai dipendenti della Juventus FC in cui si legge:
"Quando la squadra non è compatta si presta il fianco agli avversari e questo può essere fatale. In quel momento bisogna avere la lucidità e contenere i danni: stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita. La nostra consapevolezza sarà la loro sfida: essere all’altezza della storia della Juventus".
Il servizio di Manuela Gatti montaggio di Alessandro Monchieri
La società ha sempre difeso il suo operato. Un mese fa il cda aveva ricevuto gli avvisi di conclusione indagini preliminari, con la richiesta di arresti per Andrea Agnelli respinti dal gip, che li aveva chiesti anche per l'ex direttore dell'area sportiva Fabio Paratici e al responsabile dell'area legale Cesare Gabasio.
Il servizio di Massimo Lanari del 25 ottobre scorso.
I reati ipotizzati dalla Procura sarebbero due oltre al falso in bilancio, praticato attraverso la pratica dello scambio di giocatori per generare flussi finanziari fittizi, anche quello di false comunicazioni rivolte al mercato, ostacolando l'autorità di controllo, la Consob.
L'alterazione del bilancio, come conseguenza della pratica di scambio di giocatori per generare flussi finanziari "fittizzi", era stata quantificata dalla Procura di Torino in una perdita di esercizio di quasi 40 milioni anziché 85 nel 2018, una perdita di 89,6 milioni anziché 239,2 nel 2019, e per il 2020 una perdita di 209,5 anziché 222.
Il servizio di Massimo Lanari del 27 ottobre.