Acqui Terme, l'ex ristorante era diventato una piantagione di marijuana. Smantellata dai Carabinieri - grazie a indagini partite anche da segnalazioni di cittadini, preoccupati da un sospetto via vai in zona - una “centrale” di produzione di marijuana. La piantagione era stata allestita e nascosta in un ex ristorante sulle colline, in frazione Moirano. I locali erano stati riconvertiti in ambienti per messa a
dimora, crescita e raccolta del prodotto finito. Rinvenute 67 lampade alogene (valore 600 euro l'una); 3 impianti di condizionamento da 21mila euro complessivi, uno di irrigazione professionale. Dentro anche 1.200 piante di varie dimensioni. In 45 sacchi di plastica sottovuoto trovata marijuana essiccata e conservata, per un peso di 23 chili.
Caccia a un albanese
A condurre l'attività un giovane albanese, abitante nell'immobile, al momento irreperibile. Fuggito prima del blitz, ha però lasciato sul posto alcuni effetti personali, come un telefono e un documento. Gli investigatori lo stanno cercando ma potrebbe contare su una forte rete di “protezione”. Come spiegato dal maggiore Gabriele Fabian, comandante della compagnia dei Carabinieri di Acqui, quello effettuato è tra i maggiori sequestri, per quantitativo, in Piemonte.