L'esperienza in campo analitico dà a Luigi Zoja la possibilità di raccontare tre ritratti del male e della sofferenza con grande cura, coinvolgendo emotivamente il lettore in ciascuna di queste storie. Grazie a lui, e alle tre protagoniste, Wang, Sophie e Telma, scorgiamo l’abisso e una possibile rinascita, sollevati nel vedere che alla fine Sophie «si è sorrisa», se si può chiamare così il lieve riaccendersi dell’affetto per se stessi, che è il motore trainante di ogni psicoterapia.