Solo un'amichevole, ma anche il primo passo in campo dopo settimane di bufera in campo societario, con gli effetti dirompenti dell'inchiesta su plusvalenze e manovra stipendi sui vertici del club. Anche per questo, la Juve profondamente rinnovata - per necessità imposta da infortuni e tanti big reduci dal Mondiale - profuma quasi di rinnovamento e inietta un po' di fiducia in vista della ripartenza. Due a zero a Londra, anche con un pizzico di buona sorte, contro l'Arsenal. Soprattutto, con tanti giovani in campo.
L'autogol decisivo di Xhaka, un palo a porta vuota colpito da Nketiah per gli inglesi e infine il raddoppio di Iling-Junior su deviazione di Holding. Nomi semi sconosciuti sul palcoscenico bianconero, ma Allegri può dirsi soddisfatto di loro e di come ha ritrovato la squadra alla prima uscita dopo la pausa. Con una linea verde composta anche da Riccio e Barbieri, novità assolute, Barrenechea e Soulé, oltre a Fagioli e Miretti. Tutti nati tra il 2001 e il 2003. L'Arsenal ha chiuso i bianconeri nella loro metà campo, provando più volte la conclusione ma senza impensierire Perin. Un brivido in realtà corre lungo la difesa bianconera, sulla punizione in cui il portiere e Locatelli pasticciano in costruzione e regalano il pallone all'attaccante dei Gunners Nketiah, che però colpisce il palo con la porta spalancata. Gli inglesi costruiscono e mettono paura, la Juve però passato il pericolo e passa: Fagioli crossa in mezzo e trova una deviazione vincente, è quella di Xhaka che insacca nella sua rete. I bianconeri vanno avanti nel recupero, nella ripresa i tanti giovani superano l'emozione della grande sfida e giocano molto più sciolti.
Assaggiano il prato dell'Emirates Stadium anche anche Nonge Boende, Cerri e Zuelli. Allegri ritrova anche Iling-Junior e Aké dopo i rispettivi infortuni ed è proprio il primo a segnare il 2-0 in pieno recupero con un'altra deviazione, questa volta di Holding. Una vittoria che non regala punti, ma un pizzico di fiducia e di spensieratezza sulla spinta della linea verde. La linfa più preziosa, in questa fase bianconera.