Calcio

Plusvalenze Juventus, il 20 gennaio l'udienza

Si terrà davanti alla corte d'appello della Figc l'udienza decisiva per chiarire se le carte inviate dalla procura di Torino alla magistratura federale sono sufficienti a riaprire il processo per le plusvalenze fittizie tra le società di calcio

Il materiale sequestrato dagli investigatori torinesi negli uffici della Juventus, secondo il procuratore federale Giuseppe Chinè, dimostra un sistema di "plusvalenze artificiali", come sono definite nel cosiddetto “libro nero di Paratici”. Il documento trovato negli uffici dell'attuale direttore sportivo Federico Cherubini, durante una perquisizione della finanza, rappresenta "una confessione circa la reale consistenza dei ricavi ottenuti dalla cessione dei diritti dei calciatori definiti per l'appunto artificiali" sostiene la procura federale nelle 106 pagine di richiesta di revisione del processo, conclusosi a maggio con un'assoluzione per i bianconeri e le altre società e dirigenti coinvolti.

Rispetto a maggio ci sarebbero insomma le prove "di un modus operandi sistematico" scrive la procura e quindi quelle "cessioni disciplinarmente rilevanti che, secondo i giudici di primo e secondo grado destavano e destano sospetto" oggi sono “corroborate da elementi auto accusatori e documenti aventi efficacia confessoria”.
Tesi respinta con forza dalla Juve che ha ribadito la correttezza del proprio operato. A gennaio arriverà la prima risposta che riguarda anche un'altra decina di società,  e una cinquantina di dirigenti. Per il primo filone di cui si chiede la revisione rischiano anche Genoa, Pro Vercelli, Parma, Pisa, Novara, Pescara Sampdoria ed Empoli. Sembrano invece uscire di scena il Chievo, fallito nel frattempo, e il Napoli cui erano contestate le valutazioni del centravanti Osimhen che però non sono al centro dell'indagine penale torinese.

Anche in caso di esito positivo per i bianconeri resteranno aperti altri fronti: ci sono plusvalenze non esaminate nel primo processo, oggetto di nuova indagine (che potrebbe coinvolgere anche Atalanta, Sassuolo, Udinese, menzionate solo nei nuovi atti inviati dalla procura di Torino), e anche le manovre stipendi, con gli accordi tra calciatori e Juventus mai riportati nei contratti federali. Le sanzioni per giocatori e agenti potrebbero essere pecuniarie, ma per tutte le vicende finite sotto la lente della procura Figc società e dirigenti rischiano anche penalizzazioni in classifica.

Servizio di Jacopo Ricca

Montaggio di Paola Bovolenta