Il dramma

Sette amici con la passione per il pallone: "Ci è crollato il mondo addosso"

Lacrime e commozione al Circolo di Alessandria frequentato da due delle vittime del tragico schianto

Sette amici con la passione per il pallone: "Ci è crollato il mondo addosso"
Ansa
Ciò che resta dell'auto su cui viaggiavano i ragazzi

La passione per il calcio e la giornata trascorsa insieme a gustarsi la favola Marocco che elimina il Portogallo e poi la battaglia tra Francia e Inghilterra. I Mondiali, sogno di ogni ragazzino cresciuto dando calci a un pallone. 

"Come ogni giorno, anche sabato erano qui - il racconto all'Ansa, con la voce rotta, di Simone Ballacchino, presidente e gestore del circolo sportivo-ricreativo di Alessandria nel quartiere Cristo Re, luogo di residenza della maggioranza dei giovani protagonisti prima dell'alba del tragico schianto - Dopo le partite dovrebbero essere andati al bowling. Cosa sia successo dopo non lo sappiamo". 

Per il gestore è come parlare "dei miei figli. Lo erano infatti anche tutti loro". Di Lorenzo Vancheri, 21 anni, ricorda l'abilità di calciatore: "Era un eccellente attaccante, punta di diamante della nostra Us Nuova Gandini". Appassionato di calcio anche Lorenzo Pantuosco, di 23. Figlio di Mary e Vito della pasticceria 'La Dolce Vito' nel sobborgo alessandrino di Spinetta Marengo. Il suo nome è legato a La DolceVito Calcio (Terza Categoria) e alla Luese Cristo (Eccellenza), dove era magazziniere. 

"Dopo un lungo corteggiamento ero riuscito a convincerlo a venire da noi - racconta Daniel Romeo, direttore generale -. Questa mattina, quando prima di partire per una partita a Torino, non lo abbiamo visto, speravamo si fosse addormentato. Saputo dell'incidente appena scesi dal pullman, siamo rimasti muti. Non riusciamo a rendercene conto". Si stringe forte attorno a mamma Mary e al papà anche l'Alessandria Calcio.

"Quando è arrivata la notizia - aggiunge il gestore del circolo - ci è crollato il mondo addosso. E' stata una mazzata. Erano tutti bravissimi e tranquilli, chi studiava, chi lavorava, non abituati a bere, se non Estathè. Non riesco a capire cosa possa essere andato storto. L'auto, a quanto mi risulta, era del papà del conducente: una famiglia per bene, come lui. Potrebbe essersi spaventato alla vista dei carabinieri? Vedremo. Oggi riusciamo solo a piangere". 

Vicina alle famiglie anche della 15enne Denise Maspi l'Associazione Attività e Commercio del Quartiere Cristo, che comunica di avere annullato gli eventi natalizi programmati per il 17 dicembre: "Ci uniamo al dolore per la grave perdita".