Julie Ledrou e Jojo Bapteise Whiting i migliori attori

Al Torino Film Festival vince "Palm trees and power line" di Jamie Dack

Premio speciale della Giuria a Rodeo di Lola Quivoron (Francia)

Il Torino Film Festival chiude la 40esima edizione

Assegnati tutti i premi. Questi per il concorso lungometraggi internazionali.

Migliore film “Palm Trees And Power Lines” (Stati Uniti) di Jamie Dack

Premio speciale della Giuria a “Rodeo” (Francia) di Lola Quivoron

Migliore attrice Julie Ledrou per “Rodeo”.

Migliore attore Jojo Bapteise Whiting e a  Ladainian Crazy Thunder per il film “War Pony” (Usa) di Gina Gammell

Migliore sceneggiatura a Jame Dack & Audrey Findlay per il film “Palm Trees And Power Lines”.

Menzione speciale a “Nagisa” (Giappone) di Takeshi Kogahara “la per ricchezza e l'originalità del linguaggio”.

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Tra i vincitori italiani il documentario “Corpo dei giorni” di Santabelva; Premio speciale della Giuria a “N'en parlons plus” di Cecilia Khindria e Vittorio Moroni.

Migliore cortometraggio italiano “Sirens” di Ilaria Di Carlo (Italia/Germania).

Nella sezione documentario internazionale, ha vinto “Iwonderfull” di Sierra Pettengill (Usa); Premio speciale della Giuria a “Where is this street? Or with no before and after” di Joao Rodriguez & Joao Rui Guerra da Mata (Portogallo, Francia).

Menzione a “Corsini interpreta a Blomberg y Maciel” di Mariano Linas (Argentina) e a “Elsewhere stard here and it's happening” di Darik Janik (Australia).

Premio speciale della Giuria a “Old Tricks” di Edoardo Pasquini, Viktor Ivanov (Italia, Bulgaria), con la seguente motivazione: “Per la brillante gestione del ritmo comico e per la sceneggiatura che centra l'obiettivo del film breve”.

Menzione speciale a “Ritirata” di Gianmarco Di Traglia (Italia)

“Huesera” di Michelle Garza Cervera (Perù, Messico) ha vinto il premio come migliore film nella sezione Crazy.

Tra i premi collaterali il Premio Rai Cinema Channel è andato a “Old Tricks” di Edoardo Pasquini e Viktor Ivanov con la seguente motivazione: “Per l'eccellente capacità di mettere in scena, in una manciata di minuti, una storia piena di divertente ironia, in cui un nonno e una donna, durante l'isolamento del covid, ammazzano un sentimento molto pericoloso, la noia. Ma in una maniera altrettanto pericolosa”. 

Assegnati poi il Premio Valdata, il Premio Scuola Holden e il Premio Occhiali di Gandhi.

A “I sogni abitano gli alberi” di Marco della Fonte è andato il Premio Interfedi, promosso dalla Chiesa Valdese, dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino. 

 

Servizio di Maria Elena Spagnolo

Interviste a:  Steve Della Casa,  direttore Torino Film Festival; Enzo Ghigo, presidente Museo del Cinema