C'è chi dice che l'etimologia derivi dal verso del cane; per altri viene dal celtico. Ciò che è certo è che senza tabui, senza cani da tartufo, il pregiato prodotto non arriverebbe in tavola.
Lagotti ma anche bracchi, pointer, cocker. Un centinaio di cani in totale che hanno sfilato per le strade di Canale, nel Roero, insieme ai padroni e agli addestratori di professione. Un appunto che ormai da tradizione chiude la stagione di cerca del tartufo bianco.
Un'annata faticosa per il clima ma non solo.
Resta la magia di una pratica antica e preziosa e di un rapporto insostituibile.