Calcio e giustizia

Juventus, il verdetto della Corte: 15 punti di penalizzazione

In classifica i bianconeri passano da 37 punti a 22. Il procuratore aveva chiesto nove punti in meno. Il club: "Inammissibile riaprire il caso". Ora avrà quindici giorni di tempo per ricorrere al Collegio di garanzia del Coni

Una stangata. La Juventus è stata condannata a 15 punti di penalizzazione dalla Corte d'appello della Figc per il caso plusvalenze. Una penalizzazione che ha effetto immediato: i bianconeri scivolano così dagli attuali 37 punti in classifica a quota 22. Dal terzo posto al 10imo, con gli stessi punti del Bologna ed Empoli.

Sanzioni pensanti anche per ex ed attuali dirigenti.  Due anni di inibizione per Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 30 mesi per l'ex dirigente Juve, ora al Tottenham, Fabio Paratici, 16 mesi per l'attuale  ds della Juventus Federico Cherubini. Infine, 8 mesi a Pavel Nedved, Enrico Vellano, Paolo Garimberti. Un giudizio, quella della Corte federale d'appello, che è arrivato dopo quattro ore di camera di consiglio. Con i giudici che hanno aumentato le pene chieste dalla procura federale.

Lo scorso maggio, il primo processo sulle plusvalenze si era concluso con un proscioglimento per tutte le società coinvolte. La procura della Figc aveva però chiesto di riaprire  il procedimento alla luce dell'inchiesta penale della procura di Torino. Chiedendo una "pena afflittiva", ossia quei nove punti che avrebbero messo la Juve dietro alla Roma, fuori dalle Coppe europee. I legali bianconeri parlano di una "riapertura inammissibile del caso". E ora la Juventus ha un mese di tempo per fare ricorso. E provare così a salvare la stagione.  In una nota stampa la società bianconera, oltre a comunicare la decisione della Corte federale d'Appello, sottolinea che la Juventus era stata prosciolta dalla stessa Corte per insussistenza di qualsiasi illecito disciplinare in ordine ai fatti contestati.  
 Intanto i legali della società bianconera Maurizio Bellacosa, Davide Sangiorgio e Nicola Apa dichiarano:  "L’odierno accoglimento del ricorso per revocazione da parte delle Corte d’Appello Federale ci pare costituisca una palese disparità di trattamento ai danni della Juventus e dei suoi dirigenti rispetto a qualsiasi altra società o tesserato.

Attendiamo di leggere con attenzione le motivazioni per presentare il ricorso davanti al Collegio di Garanzia dello Sport, tuttavia evidenziamo, fin da ora, che alla sola Juventus e ai suoi dirigenti viene attribuita la violazione di una regola, che la stessa giustizia sportiva aveva ripetutamente riconosciuto non esistere. Riteniamo che si tratti di una palese ingiustizia anche nei confronti di milioni di appassionati, che confidiamo sia presto sanata nel prossimo grado di giudizio.

Dal mondo Juventino tra i  primi messaggi di solidarietà  quello dell'ex Claudio Marchisio via Twitter : “Le plusvalenze sono state usate da tutti ma viene sanzionata soltanto la Juve” .