A Cameri

Auto elettriche, il governo chiede prezzi più bassi per favorire il consumo di massa

Obiettivo dell'esecutivo, ha detto il Ministro Pichetto Fratin, sarà guidare il cambiamento. Poi ha parlato del decreto Cer, Comunità energetiche rinnovabili

Auto elettriche, il governo chiede prezzi più bassi per favorire il consumo di massa
Tgr Piemonte
Cameri, Ministro Pichetto Fratin

La giornata di studio e riflessione aveva per titolo CambiaMenti in Corso e si è svolta a Cameri (Novara), con la partecipazione per il Governo del Ministro Pichetto Fratin, alla guida del Dicastero per l'Ambiente e la Sicurezza Energetica.

Il Ministro Pichetto Fratin ha parlato della situazione idrogeologica e della qualità dell'aria del nostro Paese, per poi parlare di sostenibilità, sfida che vedrà impegnati Pubblico e Privato.

In fatto della scadenza epocale del 2035, con il commercio delle auto elettriche, Fratin ha detto che " non sono stati valutati i biocarburanti e quelli sintetici come ulteriore strumento per accompagnare il passaggio dalle vetture con motore endotermico a quelle elettriche,  evitando così le ricadute occupazionali che potrebbero essere devastanti per il comparto dove lavora un milione e 250 mila addetti".

A questo proposito, ha ricordato che da due settimane lo Stato installerà 21 mila colonnine di ricarica suddivise per coprire il territorio. E ha inviato le aziende che producono auto a fornire veicoli elettrici a prezzi adeguati per permettere l'acquisto di massa.

In fatto del decreto Cer (comunità energetiche rinnovabili) , ancora Pichetto Fratin ha detto che sono una priorità e che sono già pronti due miliardi di euro a fondo perduto.

Le Cer sono associazioni tra soggetti (singoli cittadini, pmi, amministrazioni locali, enti di ricerca e religiosi) che producono, consumano e scambiano energia da fonti rinnovabili. I vantaggi ambientali ed economici sono molti: si riducono le emissioni gas serra e si favorisce la transizione ecologica, e si ottengono agevolazioni statali e incentivi per l'elettricità condivida.

A Cameri c'erano i rappresentanti delle aziende più importanti del territorio novarese, della Regione Piemonte, della Provincia di Novara e del Comune di Cameri.