La presentazione

Primo Maggio a Torino, tra emergenza abitativa e lavoro sempre più precario

La manifestazione dei sindacati confederali nel segno del 75° anniversario della Costituzione. Sul rischio scontri: "Porte aperte a tutti, ma fuori chi non ha nulla a che fare con la festa dei lavoratori"

Primo Maggio a Torino, tra emergenza abitativa e lavoro sempre più precario
Tgr Piemonte
La conferenza stampa sul Primo Maggio a Torino

“Torino diventa sempre più vecchia e sempre più vuota”, sottolineano i sindacati confederali alla presentazione del Primo Maggio in città. Emergenza abitativa e un lavoro sempre più precario i temi al centro della manifestazione, che quest'anno celebra la Costituzione nel 75esimo anniversario della sua promulgazione (la manifestazione principale nazionale si terrà in mattinata Potenza, con il tradizionale Concertone del pomeriggio a Roma). Il programma torinese è stato presentato in municipio dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil con il sindaco Stefano Lo Russo e l'assessore regionale alle attività produttive Andrea Tronzano.

Il corteo

Il ritrovo sarà, come di consueto, alle 9 in piazza Vittorio, da dove il corteo partirà alle 9,30 per raggiungere piazza San Carlo. Il comizio conclusivo sarà tenuto da Domenico Lo Bianco, segretario generale della Cisl, a nome dei tre sindacati. Prima parleranno un rappresentante della Gioc (Gioventù operaia cristiana), una lavoratrice della Lear, una dipendente dell'Asl Città di Torino e un lavoratore di Sicuritalia. 

Emergenza abitativa e lavoro precario

A fronte di un mercato del lavoro in lieve ripresa, non si registra una inversione di tendenza su precarietà, insicurezza e instabilità. Il 70% dei nuovi contratti nel 2022 sono purtroppo a tempo determinato. Torino diventa anche sempre più vecchia e più vuota", ha detto Lo Bianco. "A breve avremo un'emergenza abitativa, non ci sono risorse per venire incontro agli affitti e alla morosità incolpevole. Questo problema peggiorerà  nel prossimo futuro. Un altro grande tema è quello della sanità, dove nel pubblico le liste d'attesa sono sempre più lunghe", ha sottolineato Gabriella Semeraro, segretaria generale della Cgil Torino.  "Faremo manifestazioni in tutto il Piemonte, a partire da Acqui Terme con il presidente della Regione Alberto Cirio, ma anche a Novara, Vercelli e Borgosesia", ha aggiunto Gianni Cortese, numero uno della Uil che ha ricordato tra i problemi l'occupazione femminile.

“Un evento della città”

"E' un Primo Maggio importante perché la centralità del lavoro è fondamentale in particolare a Torino. È un evento della città, un momento di grande compattezza di istituzioni, imprese, sindacati e terzo settore" ha detto il sindaco Stefano Lo Russo. L'assessore regionale Andrea Tronzano  ha sottolineato il dialogo positivo con i sindacati, "che fanno le giuste rimostranze, ma sempre con garbo, equilibrio e precisione".  

Rischio scontri

Sul rischio che si registrino tensioni e scontri, come avvenuto anche l'anno scorso, i sindacati hanno sottolineato di "voler favorire la massima partecipazione di tutti" e che “non esistono preclusioni se non nei confronti di chi fosse animato da intenti che poco c'entrano con la festa dei lavoratori”. “Vorremmo che da quest'anno - hanno aggiunto nella conferenza stampa - si parlasse dei contenuti alla base della celebrazione e non di episodi che non rientrano nella cultura del sindacato”.