La procura aveva chiesto 3 anni di pena

Condanna a due anni e otto mesi per l'amministratore delegato della Banca di Asti

I fatti risalgono al 2015-2016: secondo l'accusa Carlo Demartini avrebbe presentato a bilancio 30 milioni di crediti deteriorati come ancora esigibili. Assolti l'ex presidente dell'istituto Aldo Pia e la società per azioni Cassa di Risparmio

Condanna a due anni e otto mesi per l'amministratore delegato della Banca di Asti
Banca di Asti
Un esterno della Banca di Asti

False comunicazioni sociali. È di due anni e mezzo la condanna comminata in primo grado all’amministratore delegato e direttore generale della Banca di Asti, Carlo Demartini. Secondo l’accusa, nel nel biennio 2015 e il 2016, il manager avrebbe presentato nei bilanci della banca crediti deteriorati per circa 30 milioni come ancora esigibili, in modo da garantire un valore più elevato alle azioni della società. 

La procura aveva chiesto 3 anni di pena, già ridotti di un terzo per effetto della scelta del rito abbreviato. È stato invece assolto Aldo Pia, farmacista, ex assessore comunale e dirigente Confcommercio: all’epoca dei fatti era presidente dell’istituto di credito ed era stato chiamato in causa perché considerato consapevole delle presunte manovre illecite ordite da Demartini. Assolta anche la società per azioni Cassa di Risparmio di Asti, citata in giudizio per la presunta violazione delle norme sulla responsabilità amministrativa delle imprese.