Maltempo

Violenta grandinata, ingenti danni nei campi. La Regione chiede lo stato di calamità

Chicchi grandi come nocciole e allagamenti. Colpite le colture, vigneti e noccioleti da Santena a Langhe e Roero

Violenta grandinata, ingenti danni nei campi. La Regione chiede lo stato di calamità
Tgr Piemonte
I danni dell'ondata di maltempo nell'Albese
Grandine sui vigneti a Vezza d'Alba web
Grandine sui vigneti a Vezza d'Alba

Un forte temporale con vento e grandine si è abbattuto poco prima delle 15 sulle colline di Langhe e Roero e sulla città di Alba. Per poi spostarsi nel Torinese. Colpita un'area che va da Castino, a Vezza e Corneliano d'Alba, fino a Castagnole delle Lanze nell'astigiano. Ma anche Santena, Pralormo e Poirino. Chicchi grandi come noci segnalati anche su noccioleti e vigneti, con ingenti danni. 

Responsabile l'imponente sistema temporalesco a carattere di supercella per il quale era stata emessa sin dalle 13 un'allerta gialla. Ad Alba i vigili del fuoco sono intervenuti per mettere in sicurezza un ponteggio pericolante in zona di via Ognissanti. 

La Regione avvia le procedure per lo stato di calamità

Dai primi riscontri i danni all’agricoltura risultano importanti. Una iniziale ricognizione dei tecnici dell’Arpa ha stabilito che risultano colpiti in maniera particolare i comuni di Santena, Poirino e Pralormo, nel Torinese, Cisterna d’Asti, San Damiano d’Asti, San Giorgio Scarampi, Serole e Roccaverano nell’Astigiano, Montà, Santo Stefano Roero, Moltaldo Roero, Canale, Castellinando d’Alba, Priocca, Vezza d’Alba, Castagnito, Guarene, Piobesi d’Alba, Corneliano d’Alba, Barbaresco, Neive, Alba, Treiso, Mango, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Trezzo Tinella, Castino, Cortemilia nel Cuneese, e Spigno Monferrato, nell’Alessandrino. Una mappatura più esaustiva e una valutazione dell’intensità delle precipitazioni è in corso in queste ore.

Venerdì i funzionari dell’Assessorato regionale all’Agricoltura effettueranno un sopralluogo per valutare i danni e le procedure da attivare a fronte di calamità naturali ed eventi metereologici di tale portata. “Ci arrivano segnalazioni di chicchi grandi come palline da tennis e di ingenti danni alle coltivazioni”, spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa. “Ci siamo immediatamente mobilitati: già stasera – aggiunge il presidente Cirio - andrò in alcune delle località colpite per verificare la situazione e domani i nostri funzionari eseguiranno una serie di sopralluoghi per una prima stima dei danni. Abbiamo già attivato tutte le procedure per la richiesta dello stato di calamità perché i danni sono enormi e gli agricoltori dovranno essere risarciti”. 

Grandine a Castino web
Grandine a Castino
Grandine a Castino web
Grandine a Castino

Coldiretti Torino: “Perso fino all'80% del raccolto” 

Nel Torinese i più colpiti risultano i territori di Santena e Pralormo secondo Coldiretti. Qui sono andate perse buona parte delle coltivazioni di orticole in pieno campo, cioè non protette da serre e reti. In alcune frazioni sono andate perse le colture di zucchine, già in piena maturazione, e zucche, in pieno sviluppo delle piante. A Pralormo i produttori segnalano danni ai noccioleti con perdite, in alcuni casi, di almeno l’80% del raccolto. Le nocciole sono, infatti, in piena fase di riempimento della “mandorla”, pesano sui rami come i frutti maturi ma sono nella fase più delicata della crescita. Spaccati i rametti con i frutti, rotti gli apparati fogliari e atterrati i frutti. Oltre alle nocciole si segnalano danni gravi al grano. Proprio in questi giorni è arrivata la piena maturazione delle spighe ed è dunque iniziata la trebbiatura. Le sfere di grandine grosse come palline da ping-pong hanno gettato a terra le spighe o le hanno completamente spogliate dei chicchi che, proprio perché maturi, si staccano facilmente dalla spiga. Altri danni importanti vengono riferiti sul mais: in questo momento le piante si trovano nella fase di crescita più delicata con i pennacchi in piena fioritura. Qui i danni sono dovuti alla rottura delle foglie e all’azzeramento dei fiori maschili che non potranno impollinare. 

Anche le coltivazioni di girasole sono rimaste gravemente danneggiate. Le piante hanno avuto le foglie azzerate e i fiori i maturazione sono rimasti tagliati dall’impatto con le palle di ghiaccio. “Dovremmo immaginare tutti la frustrazione di questi agricoltori – osserva il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici – Proprio mentre iniziava la tanto attesa trebbiatura del grano o mentre inizia la stagione degli ortaggi o si osservano mais e nocciole svilupparsi con buone promesse di raccolto, ecco la batosta. I nostri agricoltori, ancora una volta, provano sulla loro pelle gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici non dovuti all’agricoltura. Così, dopo un 2022 siccitoso questo 2023 si sta rivelando un anno disastroso per le grandinate e gli allagamenti con fenomeni tropicali che non erano conosciuti con questa frequenza e questa forza distruttiva”.

Grandine a Vezza d'Alba web
Grandine a Vezza d'Alba
Grandine imbianca i campi Dal web
Grandine imbianca i campi
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Grandine a Vezza d'Alba
Grandine a Vezza d'Alba web
Grandine a Vezza d'Alba
Danni della grandine sui vigneti web
Danni della grandine sui vigneti