I dati diffusi dall'Istituto Superiore della Sanità

Febbre del Nilo, 13 casi in Piemonte con due morti

La più critica l'Emilia Romagna con 26 casi e un morto. I casi più gravi uno su 150. Non esiste al momento un vaccino o una cura

Febbre del Nilo, 13 casi in Piemonte con due morti
Tgr Piemonte
Una zanzara

Sull'infezione da West Nile Virus ci sono i dati di agosto, diffusi dall'Istituto Superiore della Sanità, nel bollettino aggiornato al 24 agosto. Ora sono in tutta Italia 133.

Di questi 74 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (13 Piemonte, 20 Lombardia, 10 Veneto, 26 Emilia-Romagna, 2 Puglia, 1 Sicilia, 1 Sardegna) e finora sono state sei le persone decedute (2 Piemonte, 3 Lombardia, 1 Emilia-Romagna). 


Dei 133 casi uno è stato importato dall'Ungheria, 36 casi sono stati identificati in donatori di sangue (6 Piemonte, 23 Lombardia, 1 Veneto, 6 Emilia-Romagna). 

Il primo caso umano di infezione della stagione è stato segnalato dall'Emilia-Romagna nel mese di luglio, nella provincia di Parma.
 

Salgono a 43 le Province con dimostrata circolazione del West Nile virus appartenenti a 9 Regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna, Puglia, Sicilia e Sardegna.
 

Attualmente non esiste un vaccino per la febbre West Nile. L'unico strumento preventivo è la riduzione dell'esposizione a punture di zanzare, durante il periodo favorevole alla trasmissione.

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14
giorni, ma puo' essere anche di 21 giorni. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi come febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni
cutanee. 

I sintomi piu' gravi si presentano in media in meno dell'1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, tremori, convulsioni, fino alla paralisi e al coma