“Quella di Torino è una grande realtà di valore, riconosciuta e apprezzata. La Fondazione Museo delle antichità egizie, chiamata a governare questa importante istituzione, sceglie in autonomia, secondo meccanismi normativi e statutari, il profilo più adatto a ricoprire la direzione”.
Interrompe il silenzio sulle polemiche intorno al direttore del Museo Egizio Christina Greco, il ministro Gennaro Sangiuliano. In un'intervista agli organi di stampa interviene dopo giorni di botta e risposta tra il mondo della politica, delle istituzioni locali e nazionali, e quello della cultura.
"Non conosco personalmente il direttore Christian Greco, non ho avuto finora l'occasione di incontrarlo o di confrontarmi con lui, ma gode di ottima fama e in molti ritengono che abbia lavorato bene in questi anni. Di questo non posso che essere felice perché il mio obiettivo, da ministro della Cultura, è la valorizzazione e la tutela del nostro patrimonio, sanciti dalla Costituzione".
Il ministro ribadisce di essersi sempre ispirato ai criteri della competenza, della professionalità e delle conoscenze scientifiche che caratterizzano ciascun settore per nomine e cariche a tutti i livelli.
"Il direttore Greco è un apprezzato egittologo, non ha decifrato la Stele di Rosetta come ha fatto il grande Jean François Champollion, ma ha lavorato con impegno e risultati. E potrà continuare a farlo fin quando la Fondazione che lo ha chiamato deciderà che è lui il più adatto. Nei suoi confronti non c'è alcun pregiudizio, né tanto meno è in corso una minacciosa campagna, con annesse liste di proscrizione, per 'cacciarlo' dal Museo", ha precisato il ministro.
Parole riprese dal presidente della Regione Alberto Cirio durante il nostro telegiornale in diretta da Piazza del Municipio.
Dello stesso avviso anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, che guarda anche al prossimo anno.