Musica

L'ultima volta di "A tutto cuore". Torino abbraccia Claudio Baglioni

Le emozioni e la passione delle centinaia di fan in coda all'Inalpi arena. Le tre date segnano l'inizio del conto alla rovescia per l'addio del cantautore, atteso nel 2026. La conclusione di una straordinaria carriera

Era il 1979 quando Claudio Baglioni iniziava a Torino il suo primo grande tour nei palazzetti. Quasi mezzo secolo di live sempre più scenografici e suggestivi, la musica come strumento per scavare nei sentimenti umani. Ma ora che è arrivato il momento del congedo, sembra che il tempo sia passato troppo in fretta.

L'entusiasmo dei fan

“Ha sempre fatto tante canzoni vicine a tutti noi, dai più piccoli ai più grandi”, dice una delle sue fan in coda all'Inalpi arena per uno degli ultimi show di Baglioni nei palazzetti. “Ho deciso di venire proprio perché è uno degli ultimi concerti”, aggiunge un'altra. A tutto cuore è il racconto di intere generazioni. L'amore, il dolore, la vita in tutte le sue forme. Non poteva che iniziare così il conto alla rovescia per il ritiro dalle scene, fissato a sorpresa nel 2026.

Che spettacolo

Lo spettacolo porta la firma della regia e della direzione artistica di Giuliano Peparini che, con questo show, torna a collaborare con Baglioni per la quarta volta dopo tre straordinarie esperienze di esibizioni live. Al centro dello spettacolo, inutile dirlo, sarà il 'cuore', suono e strumento primordiale dell'esistenza, percussione ritmica che è musica di vita e della vita. 

Un addio che divide

“Speriamo che l'addio non sia una decisione definitiva”, ripetono in tanti a Torino, anche se c'è chi lo appoggia in questa scelta. “Secondo me un grande artista deve capire quando è il momento giusto di farsi da parte”. Per il cantautore romano, partito da Centocelle e arrivato sui palchi più prestigiosi, è il coronamento di una carriera leggendaria. A Sanremo, nell'85, Questo piccolo grande amore è stata proclamata canzone del secolo.