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La comunità cinese in Piemonte: 11mila persone e un legame che si rafforza

8mila solo a Torino. A questi vanno aggiunti 1.500 giovani che si sono iscritti ai nostri atenei

La comunità cinese in Piemonte: 11mila persone e un legame che si rafforza
Tgr Piemonte
Una donna cinese in abiti tradizionali

Indossare il rosso a Capodanno: anche questo ci unisce. Siamo a Torino, nella galleria Umberto I. Inizia l'anno del drago, il più fortunato dello zodiaco secondo la tradizione cinese. La comunità è in festa e la gioia è contagiosa.

15 giorni di celebrazioni. Un'occasione anche per rinsaldare il legame con Torino. Secondo i dati Istat 2020 sono circa 8mila i cinesi residenti sotto la Mole, 11mila in tutto il Piemonte, in calo del cinque per cento rispetto all'anno precedente. A questi vanno aggiunti 1.500 giovani venuti per studiare nei nostri atenei, di cui mille al Politecnico.

Numericamente è la seconda comunità extraeuropea dopo quella marocchina. In maggioranza sono di etnia Han e provengono dalla regione meridionale del Zhejiang.

Una comunità molto attiva e laboriosa, soprattutto nel terziario. Ai primi tre posti per settore di impiego ci sono, quasi pari merito, il commercio, l'artigianato e soprattutto la ristorazione.

Avere una tradizione culinaria antica e apprezzata nel mondo è il più noto tratto identitario che abbiamo in comune. Ma non l'unico.

Una comunità sempre più integrata, ma che mantiene forte il legame con le proprie origini. Ciò grazie alla cooperazione tra istituzioni e associazioni.

Un legame vivace, quello tra il Piemonte e la sua comunità cinese, quindi destinato a crescere. E chissà, forse l'anno del drago porterà fortuna a questa unione.

Intervista a Gu Ailian, presidente associazione culturale italocinese Zhisong