Ogni dipendente potrà segnalare quelle che trova sul percorso casa-lavoro

Mappathon, parte la challenge per mappare le barriere architettoniche

Il progetto è finanziato con un bando rivolto al terzo settore, che prevede anche la formazione-informazione dei dipendenti pubblici

Mappathon, parte la challenge per mappare le barriere architettoniche
ansa
convegno disabilità

Mappathon è la competizione lanciata dalla Consulta per le Persone in Difficoltà che, con l'obiettivo di sensibilizzare i cittadini ai temi della disabilità, farà una mappa delle barriere architettoniche presenti nelle città.

L'iniziativa rientra nel più ampio progetto “Non c'è disabilità senza sguardo sulla disabilità” promossa dall'Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune e l'app WeGlad con la Consulta per le Persone in Difficoltà della Regione Piemonte, e il sostegno dell'Assessorato alla Famiglia.

Il progetto, spiegano dalla Regione, si rende possibile grazie al bando per il “Sostegno a progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore”.

La Regione Piemonte, tra le prime in Italia, d'ora in poi formerà i propri dirigenti in modo che conoscano il giusto approccio da osservare rispetto a tutte le tematiche inerenti al mondo della disabilità. 

Dunque, gli obiettivi sono due: una mappa delle barriere architettoniche e la formazione-informazione dei dipendenti regionali.

Per quanto riguarda Mappathon, i dipendenti regionali saranno invitati a segnalare le barriere architettoniche nel percorso casa-lavoro, entro due mesi a partire dal primo marzo di quest'anno.

I migliori mappatori saranno premiati nel mese di giugno al Villino Caprifoglio, sede di 1 Caffé Onlus dell'attore Luca Argentero.

In questo modo sarà possibile realizzare una fotografia sull'accessibilità delle strade, buche, gradini, terreni sconnessi, passaggi stretti, scale, che pregiudicano la mobilità delle persone con difficoltà motorie, anziani, genitori con passeggini.

La mappatura riguarderà anche i luoghi pubblici o aperti al pubblico e i locali attualmente non censiti.

L'iniziativa vuole attuare un vero cambio culturale in fatto di disabilità, creando un nuovo paradigma che vada oltre le tipiche categorie protette, in modo da rendere il tema trasversale ad ogni politica di sviluppo.

Andrea Ferraris, presidente dell'Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune, ha detto: “Vogliamo ribadire con questo progetto l'importanza di un approccio inclusivo e sensibile alle sfide delle persone con disabilità. Il metodo formativo previsto dal progetto mira a fornire alla pubblica amministrazione strumenti pratici e conoscenze specializzate, per affrontare le sfide legale alla gestione delle diverse esigenze e realtà delle persone con disabilità, contribuendo così a migliorare i servizi offerti”.