Sindacati polizia contro Lo Russo: "Scelta scellerata". Il sindaco: "Percorso di legalità"

Silp Cgil e Consap incontrano il primo cittadino ma Siulp, Sap e Fsp declinano l'invito e rilanciano: "Chiederemo la costituzione di parte civile e denunceremo anche il sindaco e il comune se ci saranno violenze da parte dei militanti di Askatasuna "

Sindacati polizia contro Lo Russo: "Scelta scellerata". Il sindaco: "Percorso di legalità"
Ansa
Il centro sociale Askatasuna di Torino

Il servizio di Jacopo Ricca - Nel servizio, le interviste a Stefano Lo Russo, sindaco di Torino; Nicola Rossiello, SILP CGIL - sindacato polizia; Pietro Di Lorenzo, Siap - sindacato polizia.
 

E' durato circa un'ora l'incontro tra il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e i sindacati di polizia Silp Cgil e Consap sulla delibera annunciata due giorni fa dalla giunta, che prevede l'avvio di un percorso che porterà il centro sociale Askatasuna a trasformarsi in una struttura legalmente assegnata come centro culturale e sociale.

All'incontro di questo pomeriggio erano state convocate anche le altre sigle sindacali di categoria che però hanno declinato l'invito. Siulp, Sap e Fsp, in una nota congiunta intitolata "il mondo alla rovescia", che richiama il titolo del controverso libro del generale Vannacci, parlano di scelta "scellerata" e affermano che sarebbe stato "inutile partecipare ad un incontro dove i sindacati di polizia sono relegati ad umili spettatori di una decisione già presa", annunciando invece una conferenza stampa per domani.

Ai sindacati che invece hanno raccolto l'invito ad un incontro, Lo Russo ha spiegato che il percorso che ha portato alla decisione di prevedere per lo stabile di corso Regina Margherita, oggi sede del centro sociale Askatasuna, un percorso di co-progettazione che lo porterà ad essere bene comune. In particolare, Lo Russo ha ribadito che del percorso che ha portato all'approvazione, martedì, della delibera, la Città ha sempre informato passo a passo il prefetto, il questore e la procura, e che il progetto ha l'obiettivo di riconsegnare in condizioni di sicurezza l'immobile, di proprietà comunale, alla città a condizione che venga rilasciato dagli occupanti.

Infine, il sindaco, precisando che la decisione non mette in dubbio la sua ferma condanna ad ogni atto di violenza, soprattutto nei confronti delle forze dell'ordine, ha espresso dispiacere per il mancato confronto con i rappresentanti degli altri sindacati di polizia.

Sugli scudi il centrodestra. "È inutile che il sindaco provi a scrollarsi di dosso l'osservazione di un avvallo alla violenza politica", scrivono in una nota i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Enzo Liardo, vice capogruppo, e Ferrante De Benedictis, chiedendo "il ritiro immediato di una delibera vergognosa".

"Bene ha fatto il ministro dell’Interno, Piantedosi, a esprimere pubblicamente la sua contrarietà al progetto del Comune di Torino", è il commento di Gianna Gancia, europarlamentare della Lega, affidato ad una nota, con la quale annuncia che il Carroccio si opporrà "con ogni mezzo a questa follia".