Col di Tenda, dal cantiere la conferma: "Impossibile l'apertura a giugno"

Il Consorzio Edilmaco scrive una lunga lettera alle istituzioni in cui rigetta qualsiasi responsabilità sui ritardi: "Contro di noi accuse infondate"

Col di Tenda, dal cantiere la conferma: "Impossibile l'apertura a giugno"
Tgr Piemonte
Lo scavo del Tenda Bis sul lato italiano

Sfuma anche la data di giugno 2024: “Impossibile il rispetto del termine”. E a dirlo questa volta - scrivendolo nero su bianco in una lunga lettera alle istituzioni - è chi in quel cantiere al Col di Tenda ci lavora ogni giorno. Ossia il Consorzio Edilmaco. Le cause? “Non certo imputabili all'appaltatore, anche in mancanza di un progetto esecutivo approvato".

Il raggruppamento di imprese non ci sta e passa al contrattacco dopo che erano stati persino ipotizzati ristori per il territorio ormai da più di tre anni senza il fondamentale collegamento con la Francia. 

"Sin dal subentro, nel 2017, si sono dovute affrontare numerose criticità connesse alla riprogettazione delle opere contrattuali per non conformità imputate al
precedente Appaltatore. A ciò si è aggiunto lo stravolgimento prodotto dalla gravissima alluvione del 3 ottobre 2020 che ha distrutto le aree di cantiere esterne e alcune delle opere già eseguite dal precedente appaltatore. In tale contesto in cui il Consorzio Edilmaco si è trovato ad operare, è indubbio l'impegno profuso dallo stesso anche nell'ottica di agevolare la Committente Anas nel rimuovere gli ostacoli di natura tecnica e amministrativa, acuiti dal coinvolgimento di due Stati in tutte le istruttorie, per consentire l'esecuzione dell'opera".

"Non possono certo essere trascurate, altresi, le oggettive criticità operative verificatesi nel corso di esecuzione, emerse successivamente all'intesa tra le Parti del luglio 2023, e i maggiori tempi utili per l'ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni e approvazioni del progetto con conseguente decorrenza dei termini per cause, certo, non imputabili all'appaltatore e che ad oggi rendono impossibile il rispetto del termine del mese di giugno 2024, anche in mancanza di un progetto esecutivo approvato. In questo contesto, di assoluta incertezza e straordinarietà, al Consorzio Edilmaco è stato esplicitamente richiesto uno sforzo immane - certamente non ordinario e prevedibile al momento della firma del contratto di subentro - nel reperire il personale e i mezzi necessari all'esecuzione dell'opera, nell'ottica di imprimere una accelerazione all'esecuzione e far fronte agli impedimenti. 

Poi l'attacco: “Non è più tollerabile incassare accuse infondate e variegate, alcune anche diffamatorie. Il Consorzio Edilmaco è sempre stato in cantiere nonostante tutte le difficoltà, ma non può continuare ad essere il bersaglio silente di continue strumentalizzazioni”.