Verbania

Funivia del Mottarone, ammesse una trentina di parti civili

Terza sessione dell'udienza preliminare del processo. I soggetti complessivamente risarciti da Leitner per l'incidente della funivia del Mottarone sono 98, l'importo complessivo dei risarcimenti è tra i 25 e i 30 milioni di euro

Funivia del Mottarone, ammesse una trentina di parti civili
Ansa
Soccorritori al Mottarone dopo il crollo della funivia

Con l'ammissione di tutte le parti civili che avevano avanzato richiesta, tra cui Regione Piemonte, Comune di Stresa e di alcuni dei familiari delle vittime, e la sola esclusione di Anmil (l'Associazione mutilati e invalidi del lavoro), è ripresa oggi a Verbania l'udienza preliminare del
processo per la tragedia del Mottarone.


Il gup Rosa Maria Fornelli ha accolto una trentina di richieste tra cui quelle di alcuni parenti di Serena Cosentino, una delle 14 vittime dell'incidente del 23 maggio 2021 e di alcuni parenti di Eitan Biran, il bambino unico sopravvissuto, nei confronti di tutti tranne la società Leitner.


Le parti civili ammesse hanno citato Ferrovie del Mottarone e Leitner come responsabili civili. 

Dei circa trenta famigliari delle vittime che rimangono nel processo, undici sono parenti di Amit Biran, il padre del piccolo Eitan, l'unico sopravvissuto allo schianto della funivia, afferenti a quattro nuclei famigliari diversi: si tratta dei genitori di Amit, di sua sorella e dei
suoi due fratelli, con le rispettive famiglie. A loro si aggiungono alcuni parenti del ramo materno di Eitan e circa una decina di parenti di Serena Cosentino, che lavorava a Verbania come borsista all'Irsa del Cnr.


I soggetti complessivamente risarciti da Leitner per l'incidente della funivia del Mottarone sono 98, di cui 78 parti offese e danneggiate e altri 15 prossimi congiunti. L'importo complessivo dei risarcimenti riconosciuti ai famigliari delle 14 vittime oscilla tra i 25 e i 30 milioni di euro, di cui circa
dieci erogati da Reale Mutua, assicurazione di Ferrovie del Mottarone, e il rimanente da Leitner.