Una ciclabile umana per dire "stop al nuovo codice della strada"

A Porta Nuova, a Torino, una mobilitazione contro la revisione delle norme stradali proposta dal ministero dei Trasporti. La richiesta è più sicurezza per le persone e città più vivibili

Una ciclabile umana per dire "stop al nuovo codice della strada"
Ansa
Il flash mob contro la riforma del codice della strada a Porta Nuova, Torino

Servizio di Manuela Gatti, montaggio di Marco Rondoni, interviste a: Milo Cuniberto, presidente Fiab Torino, e Tommaso Dreina, Fridays for Future

Torino si mobilita, insieme ad oltre 40 città in Italia, per fermare la revisione del Codice della Strada proposta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento e ribadire lo slogan “Stop al Nuovo Codice della Strage".

Una manifestazione a piedi, in bici o con mezzi a mobilità sostenibile, a Porta Nuova, sulla banchina del lato di Piazza Carlo Felice.

Il sit-in organizzato tra gli altri da FIAB Torino Bike Pride e Fridays For Future Torino, stila un elenco degli incidenti stradali avvenuti nelgi ultimi anni. 3.159 sono le persone morte in collisioni sulle strade nel 2022, con un aumento del 9% rispetto al 2021 e solo una leggera diminuzione rispetto al 2019. 223.475 sono stati i feriti. Il 73% delle collisioni avviene in ambito urbano. L’assenza di sicurezza stradale è la prima causa di morte per le e i giovani sotto i trent'anni. 

Una situazione, quella italiana, - sostengono le associazioni che organizzano la manifestazione - che è un’anomalia in Europa: se in Gran Bretagna i morti in strada per milione di abitanti sono 26, in Germania 34, in Spagna 36, in Italia siamo a 53 (Fonte: Commissione Europea 2022), dato in crescita rispetto all’anno precedente. Tra le principali cause di morte  (secondo l’Istat) l’eccesso di velocità, la guida distratta e la mancata precedenza ai pedoni sugli attraversamenti.

Cuse che - secondo l'associazione di ciclisti torinese - non vengono prese in considerazione dalla riforma del Codice della Strada voluta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che sarà discussa nei prossimi giorni in Parlamento.  La richiesta è una: città vivibili e strade sicure, la sicurezza stradale ha un’altra direzione e chiedono un approccio scientifico e sistemico: agendo sulla moderazione della velocità, non solo attraverso i limiti ma anche con controlliridisegno dello spazio pubblico, sul modello della velocità a 30 km/h di Bologna.

“Stop al Nuovo Codice della Strage" è una mobilitazione che parte dalla piattaforma #Città30Subito a cui si uniscono numerose associazioni e attiviste/i di tutta Italia.