Calcio

Malore per Furino, condizioni critiche ma stabili

L'ex centrocampista bianconero ricoverato nell'ospedale di Moncalieri per un'emorragia cerebrale. Capitano, gregario, simbolo della Juve degli anni '70. Un anno fa il covid gli portò via la moglie. Solo pochi giorni fa, quanti ricordi nei derby

Beppe Furino è stato colpito da emorragia cerebrale. E' ricoverato all'ospedale di Moncalieri, in condizioni definite dai medici "critiche ma stabili". 76 anni da compiere il 5 luglio, è nato a Palermo ma cresciuto in Campania. Si trasferì a Torino dodicenne, al seguito del padre finanziere. "Ricordo perfettamente il mio primo giorno a Torino", ci ha raccontato in un'intervista, solo pochi giorni fa. "Tutta piazza d'Armi brulicava di bambini e ragazzi che giocavano a pallone. Ho detto: 'Questo è il mio posto!' Sono sceso in strada a guardare, a braccia conserte. Ci hanno messo pochi secondi a chiamarmi dentro, a giocare. Questo era il calcio".

Capitan Furia

A Torino, l'incontro con quella maglia bianconera, che vestì per 15 stagioni, dal 1969 al 1984. Furino, "Furia" per i tifosi. Mediano e gregario per eccellenza, capitano di quella Juve di campioni. Vinse 8 scudetti, 2 coppe Italia, una coppa Uefa e una Coppa delle coppe. L'avversario più insidioso, il covid che è entrato, silenzioso, a casa sua. La moglie, Irene Vercellini, morta il 21 marzo di un anno fa. "Credo di avere fatto io da untore", disse in un'intervista. "Un senso di colpa immenso". Poi però, c'è quella voglia di non mollare mai. Solo pochi giorni fa eravamo andati a trovarlo, a casa sua, a Moncalieri. I ricordi di quegli infuocati derby col Toro. E un ritratto, che è anche il nostro augurio: "Io pensavo solo a correre. Non avevo paura di niente". Questo è Beppe Furino.

Servizio di Massimo Lanari, montaggio di Tiziano Bosco.