Calcio

Atalanta-Juventus, battaglia e gol al Gewiss Stadium

Danilo riacciuffa il pareggio a tempo scaduto. I bianconeri partono bene, poi il ritorno dei bergamaschi. Gran gol di Malinovskyi. Vlahovic combatte e tira. Dybala migliore in campo. Szczesny, uscita suicida. OK quarto posto, ma addio sogni scudetto.

Atalanta-Juventus, lo scontro decisivo per il quarto posto si è trasformato in un'autentica battaglia al Gewiss Stadium di Bergamo. Bianconeri in campo col tridente, Danilo terzino destro e De Sciglio a sinistra. A centrocampo, Locatelli regista, accanto a lui Rabiot a sinistra e McKennie a destra. Nel primo quarto d'ora, è solo Juve. Già al secondo minuto Vlahovic scalda i guantoni di Sportiello. All'11esimo cross di McKennie dalla destra, testa di Vlahovic, fuori di poco. Due minuti dopo gran lancio di McKennie per Dybala, è la sua mattonella, prova il sinistro a giro, fuori di un soffio. Al 16esimo, tocco di Morata per Vlahovic, ma il tiro è debole e facile preda di Sportiello.

L'Atalanta si sveglia

A questo punto, si sveglia l'Atalanta. Al 24esimo cross di Muriel, Djimsiti la spizza arriva De Roon ma il tiro va alto. Ma l'occasione più grossa la regala Szczesny al 30esimo, con un'uscita kamikaze su Koopmeiners, ma Muriel non ne approfitta: Bonucci salva con la porta sguarnita.

Secondo tempo scoppiettante

Ma le emozioni di Atalanta-Juventus non finiscono qui. Nella ripresa partono subito forte i bergamaschi: dopo un minuto, De Roon ci prova da fuori ma Szczesny si riscatta con una grande parata. La Juve macina gioco e torna a crescere. McKennie svaria sulla destra e si conferma ancora una volta tra i più pericolosi. Come quando, al 48esimo, serve Dybala che entra in area e semina il panico nella difesa atalantina, che però riesce a chiudere. Al 51esimo ancora McKennie per Morata, ma il tiro dello spagnolo va alto. Un minuto dopo, l'americano serve Dybala: alto. L'occasione migliore capita però sui piedi di Vlahovic, che con una frustata improvvisa in area costringe Sportiello a una super-parata. Al 59esimo, ancora McKennie folleggia sulla destra, stavolta serve Rabiot che non ci pensa due volte, ma il suo tiro va fuori di poco. Al 64esimo si rivede l'Atalanta, ma il tiro di Koopmeiners non crea problemi a Szczesny. Al 65esimo Boga da sinistra, tiro-cross velenoso, Koopmeiners non ci arriva di un soffio. Al 69esimo ci prova ancora la Juve, Djimsiti sfiora l'autogol mandando fuori di poco, e sul successivo calcio d'angolo Sportiello è bravo su Rabiot.

Il gioiello di Malinovski

Nell'Atalanta esce uno spento Muriel ed entra Malinovskyi. E la partita cambia. Perché, nel miglior momento della Juventus, i bergamaschi passano i vantaggi. Su calcio di punizione, tocco di Freuler e Malinovskyi, da distanza siderale, fa partire un autentico missile sul quale Szczesny non può nulla. Atalanta in vantaggio. La Juventus, a questo punto, sbanda. Una sconfitta a Bergamo allontanerebbe, e di molto, il quarto posto. Altro che scudetto. All'81esimo Dybala ci prova col sinistro a giro, nessun problema per Sportiello. Ma la Juve rischia di capitolare al minuto 83. Cross di Malinovskyi dalla destra, Hateboer a porta sguarnita manda incredibilmente sulla traversa. Sembra finita.

Danilo la riprende

Allegri prova a ribaltarla con i cambi: nel finale è un 4-2-3-1 con Kean, e dietro Cuadrado terzino. Esce a sorpresa Bonucci, da chiarire se c'è stato un problema fisico. Entra Cuadrado, e Danilo a sorpresa va a fare il difensore centrale. E soprattutto, a fare la torre davanti. Perché al 91esimo, con la speranza ormai al lumicino, Cuadrado si guadagna il calcio d'angolo decisivo. Dybala, migliore in campo, lo calcia in maniera perfetta, Danilo sovrasta tutti e infila il gol del pareggio. Allegri può sorridere. Addio sogni di gloria. La corsa, quest'anno, è per il quarto posto.