Fonti energetiche: occorre diversificare i fornitori

Il metano che verrà

L'Italia cerca alternative al gas russo ma sul mercato internazionale i concorrenti sono tanti, i tempi sono stretti e non tutte le forniture sono convenienti. Parla Nicola Armaroli, accademico delle Scienze e chimico CNR.

Stretta fra sanzioni alla Russia e incubo recessione, in ritardo sulle rinnovabili, l'Italia cerca nuovi fornitori per quella quota di metano siberiano che in tempi brevi non è sostituibile. Ma il gas non è tutto uguale, spiega Nicola Armaroli, accademico delle Scienze e dirigente di ricerca del CNR: la sua composizione chimica varia da giacimento a giacimento, a seconda dei composti organici da cui ha avuto origine. Per questo deve essere purificato, trattato e reso omogeneo prima di essere immesso in rete. Con costi e rese variabili.