Aperto il tema dei ristori agli allevatori

Peste suina, approvato il decreto per il contenimento del contagio

Intanto, salgono a 88 le positività accertate. 55 sono in Piemonte.

L'emergenza peste suina africana diventa nazionale. Dopo il via libera del Senato, approvato anche alla Camera il decreto che mira a evitare che l'infezione esca dall'attuale zona rossa, tra Piemonte e Liguria. 

Obiettivo: salvare l'intera filiera suinicola italiana che vale quasi 2 miliardi di euro, e 240 milioni solo nella nostra regione. A monitorare le misure di contenimento ed eradicazione, il commissario straordinario nominato dal presidente del Consiglio. 

A lui il potere di verificare l'abbattimento degli animali infetti e lo smaltimento delle carcasse nonché le procedure di disinfezione svolte sotto il controllo delle ASL. 

Le attività nei boschi, vietate nella zona infetta, potranno essere autorizzate di volta in volta. La Liguria ha già provveduto. In Piemonte s'attende il piano regionale. 

Una flebile luce in fondo al tunnel per gli operatori economici dell'outdoor nell'area colpita. Che con l'arrivo della bella stagione potrebbero essere ancor più penalizzati dalle restrizioni.

 Approvato pure un ordine del giorno che impegna il governo ai necessari ristori. I territori chiedono di fare presto, a partire dalle associazioni di categoria che lamentano ritardi operativi sul depopolamento dei cinghiali e avanzano dubbi su fattibilità e tempistiche di realizzazione delle recinzioni.

Il decreto ribadisce infine l'obbligo di segnalare il rinvenimento di animali feriti o morti, pena una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 500 euro.

Servizio di Francesca Nacini