Sotto la Mole ha sede lo Study Center Vasily Grossman istituito nel 2006

Stalingrado di Vasilij Grossman

La Russia con tutte le sue contraddizioni e la brutalità della guerra nelle pagine dell'opera per la prima volta tradotta in italiano. La presentazione a Torino con la sua traduttrice Claudia Zonghetti

Vasilij Grossman nelle sue pagine fa entrare la  Russia con tutte le sue contraddizioni” così Claudia Zonghetti traduttrice per Adelphi di tutte le opere del grande autore sovietico del '900, da molti considerato il Tolstoj del XX secolo. "Il suo slogan - continua Zonghetti - era io scrivo di quello che ho visto, le stesse parole che usava Anna Politkovskaja - osserva sempre Claudia Zonghetti che sempre per Adelphi ha tradotto tutti i libri della giornalista russa assassinata il 7 ottobre del 2006.

Vita e Destino e Stalingrado restituiscono l'orrore della battaglia che si consumò a Stalingrado tra l'estate del 42 e il febbraio del 43. Una storia editoriale complicata quella delle opere di Grossmann  perché proprio le pagine che rendono grande l'autore ucraino, ebreo e sovietico di passaporto, non passarono la censura del tempo.

Se Vita e Destino fu pubblicato per la prima volta in Svizzera e in Russia solo durante la Perestrojka,  Stalingrado   uscì tre volte negli anni '50 sotto il titolo “Per una giusta causa” citando una frase di Molotov sull'entrata in guerra dell'Unione Sovietica. Ora il libro esce in italiano così come Grossman avrebbe voluto, con il nome Stalingrado in copertina. 

La presentazione alla libreria “Il Ponte sulla Dora” a Torino con Pietro Tosco del centro studi dedicato al grande autore di lingua russa che ha sede sotto la Mole. 

Servizio di Elisabetta Terigi 

Montaggio di Marco Rondoni