Per i bianconeri è già tempo di progettare il futuro

La Juve di domani riparte da Allegri

Il tecnico è il punto fermo di una squadra che perderà Chiellini e Dybala e che il prossimo anno avrà l'obbligo di tornare alla vittoria

Piaccia o no, la Juve dovrà ripartire dal modello “corto muso” di Massimiliano Allegri. I quattro anni di contratto del tecnico toscano e la scommessa forte fatta su di lui dal presidente Agnelli la scorsa estate impediscono di riaprire il valzer della panchina, se non ipotizzando ribaltoni societari al momento improbabili. E infatti le prime dichiarazioni del tecnico nel dopo gara dell’Olimpico hanno già il sapore di una dichiarazione programmatica per il futuro.
Certo, la delusione per una stagione da zero titoli è forte, a maggior ragione dopo gli investimenti fatti a gennaio per rafforzare la squadra con Vlahovic e Zakaria. Il serbo, al di là del gol di ieri sera, si è però spento con il passare del tempo, il centrocampista, al netto degli infortuni,  il suo contributo lo ha dato, ma si sapeva che non è uomo che può cambiare da solo il volto della squadra. Toccherà ad Allegri trovare soluzioni che mettano il numero sette nelle condizioni di essere la furia conosciuta a Firenze.
Intanto lunedì sera con la Lazio sarà il tempo degli addii. Quello inevitabile e dettato dall’anagrafe di Giorgio Chiellini e  quello che forse si poteva evitare di Paulo Dybala. Nella speranza di non dover rimpiangere entrambi tra dodici mesi.