La cabina 3 della funivia si schiantò sulle pendici della montagna

Il Mottarone un anno dopo

Una stele di pietra nel punto dell'impatto a terra per ricordare le 14 vittime a un anno esatto dalla tragedia


Un anno è passato dalla notizia choc. Sulle pendici del Mottarone, la cabina numero 3 della funivia che dal lago Maggiore portava in vetta si schiantava a terra
Un solo sopravvissuto, Eitan, sei anni. 14 vittime. I loro nomi sono incisi sulla stele di pietra che sarà collocata nel punto della tragedia.
Prima una cerimonia con familiari e istituzioni. Poi, nel piazzale di arrivo della funivia, la Messa in quel teatro naturale che ha lasciato segni indelebili nella mente dei soccorritori. 
Uno strazio acuito dalla consapevolezza che non si sia trattato soltanto di una sciagura.
Fin da subito l'indagine, oltre al cavo spezzato, evento rarissimo, aveva accertato l'attivazione volontaria - per presunti motivi di convenienza - dei forchettoni che disinnescano il freno. I periti sono al lavoro e dovrebbero illustrare le conclusioni sugli accertamenti tecnici entro metà luglio. 
14 al momento gli indagati ma la risposta è ancora lontana per le famiglie e i cittadini che chiedono verità. 

Servizio di Marzia De Giuli, montaggio di Enrico Caleffi

Interviste a Matteo Gasparini, Responsabile Soccorso Alpino VCO e Corrado Bernasconi, Caposquadra Vigili del Fuoco VCO