110 giorni senza pioggia, il semestre più secco degli ultimi 65 anni

Intanto dall'altra parte del mondo la Cina è colpita dalle alluvioni, con precipitazioni che non si vedevano da 60 anni

Sei mesi tragici per il Piemonte, fatti di attese disilluse e speranze infrante. Senza neve e senza pioggia con il grande caldo arrivato in anticipo che ha peggiorato la situazione. Una sete profonda che ha colpito la nostra Regione con 110 giorni senza pioggia in inverno e una primavera altrettanto avara. Il semestre più secco degli ultimi 65 anni.

Un unico evento precipitativo rilevante nella giornata dell'8 dicembre. Ma nulla più.

Immagini drammatiche ed indelebili ci riportano alla memoria la tragica gravità di questi tempi: il monviso dove nasce il Po a febbraio già senza neve; il lago di Ceresole in secca, la grande ritirata dei fiumi con i livello del  Po mai così basso come negli ultimi 65 anni. Il cingolato che emerge dalla sua secca, il borgo medioevale che affiora. Il lago maggiore ai minimi storici.

Guai che si fanno sempre più seri, Coldiretti chiede lo stato di emergenza idrica per l'agricoltura e l'allevamento e oggi, al secondo giorno d'estate, le stime dei danni superano già i due miliardi di euro. E poi i comuni pedemontani che hanno già bisogno delle autobotti per rifornirsi d'acqua.

Un'emergenza da fronteggiare che non da tregua. Intanto dall'altra parte del mondo gravissime alluvioni colpiscono l'Asia,  uccidendo centinaia di persone in India, Myannar e Cina. Segno di un clima impazzito e degli effetti del riscaldamento globale. Maggiori le temperature nel nostro continente, maggiore l'energia che si riversa in quello confinante.