Bonus 110, impossibile cedere il credito alle banche
Gli istituti di credito non accettano più domande perché hanno raggiunto il tetto di capacità fiscale.
Formalmente sarà possibile accedere al bonus edilizio del 110% ancora per tutto il 2023. In pratica ad oggi è impossibile, a meno di non pagare tutto di tasca propria e recuperare poi il credito di imposta in dichiarazione dei redditi negli anni successivi. Le banche infatti hanno già sospeso negli ultimi mesi, in ordine sparso ma ormai praticamente tutte, l'acquisto di questi crediti. Il motivo è semplice. Da novembre a oggi la normativa che disciplina la procedura ha subito sei modifiche consecutive e così gli istituti di credito più piccoli si sono fatti indietro. Col risultato che tutte le domande si sono riversate su quelle grandi. Che a loro volta sono arrivate a esaurire la propria capacità fiscale. E' il caso per esempio di Unicredit, che non ammette più domande ma anche di Intesa Sanpaolo, che sta processando solo le richieste arrivate entro aprile.
E lo stesso vale anche per i grandi gruppi che si erano messi a disposizione come Iren, che al momento in Piemonte sta gestendo 120 progetti di ristrutturazione, per un ammontare complessivo di circa 100 milioni di euro. Al momento non accetta più domande, perché ha esaurito le risorse disponibili raccolte a sua volta grazie ad intese con le banche. Secondo i dati di Enea, l'agenzia nazionale per l'energia, nella nostra regione per il solo bonus del 110 per cento, sono stati ammessi a detrazione progetti per oltre due miliardi di euro. Adesso il governo è al lavoro su un nuovo provvedimento per allargare di nuovo - dopo averle strette negli ultimi mesi - le maglie per la cessione del credito a terzi da parte delle banche. In modo che queste ultime possano riprendere ad accettare pratiche.