Capitale umano, Italia terzultima nella classifica europea
Nell'indice Desi siamo 25esimi su 27. Gli scarsi investimenti in formazione ci hanno portato ad avere il 20% di laureati, contro il 32% della media europea. Eppure, solo il 10% del Pnrr è andato all'istruzione: meno dei bonus edilizi
Il settore terziario cresce più del resto dell'economia. Ma anche questo comunque, corre meno rispetto al resto d'europa, zavorrato soprattutto dalla mancanza di personale qualificato. Un problema, questo, che rimbalza in questi giorni da una conferenza all'altra del festival dell'economia di Torino.
E il risultato si vede per esempio dall'indice Desi, che misura il grado di digitalizzazione dell'economia curato dalla commissione europea, che vede l'Italia al 20esimo posto in termini generali, 25esimo in relazione al capitale umano.
Per questo motivo, quello dell'istruzione è uno dei temi centrali di questo Festival dell'economia, che non a caso si aperto proprio con una conferenza in una scuola. Eppure non stiamo cambiando rotta. Meno del 10% del Pnrr è destinato alla formazione, meno di quello che abbiamo destinato ai soli bonus edilizi.
Nel servizio, le interviste a:
- Gregorio De Felice
Capo economista Intesa Sanpaolo - Mario Mantovani
Presidente Manager Italia, federazione dei manager del terziario - Adrian Wooldridge
Economista - Antonio Spilimbergo
Vicedirettore sevizio studi FMI - Carlo Cottarelli
Economista
Montaggio di Massimo Carnemolla