Caselli, l'eredità di Falcone e Borsellino

30 anni fa l'attentato di via D'amelio, morirono il magistrato Borsellino e la sua scorta. Una vicenda giudiziaria che ancora oggi ha lati oscuri. Il ricordo di Gian Carlo Caselli, procuratore capo a Palermo dopo le stragi del 1992.

Servizio di Caterina Cannavà, montaggio di Elisa Pozzati, intervista al magistrato Gian Carlo Caselli 

Due stragi tuttora irrisolte, interrogativi inquietanti su mandanti esterni, l'agenda scomparsa, il depistaggio. 

A trent'anni dall'attentato di via D'Amelio il magistrato torinese Giancarlo Caselli ricorda quando decise di proporsi per la sede di Palermo e diventò procuratore capo al “palazzo dei veleni”,  il palazzo di giustizia dilaniato da divisioni e lotte intestine. 

Ma dal sacrificio di Falcone e Borsellino nasce la stagione della speranza, una serie di arresti importanti che si traducono in oltre 600 ergastoli.