Allarme per i bovini avvelenati

Sorgo killer: altre mucche uccise nel Cuneese

Dopo Sommariva Bosco, altri casi a Bra e Moretta. L'appello degli esperti dell'istituto zooprofilattico

Nuovi casi di mucche uccise dal sorgo. Dopo la strage di Sommariva Bosco, altri capi morti a Bra e a Moretta. Non solo il sorgo coltivato ma anche quello selvatico, il sorgo di Aleppo, sarebbe la causa della moria di bovini nella nostra regione. E l'Istituto zooprofilattico lancia un'allarme: “Evitare assolutamente di utilizzare erba di sfalcio per dare da mangiare ai vostri animali, soprattutto i ruminanti, soprattutto bovini e soprattutto erbe che provengono dai campi non coltivati o lasciati allo stato brado”, dice Stefano Giantin, veterinario Istituto zooprofilattico di Cuneo.

Altri casi a Bra e Moretta

Dopo le cinquanta mucche morte a Sommariva Bosco, nella notte di ieri sono dovuti intervenire anche a Moretta, dove sono morte 5 vacche e a Bra dove altri quattro animali sono caduti a terra, privi di vita. “Per fortuna avevamo già l'antidoto e ne abbiamo salvate rispettivamente 5 e 6”, dice Giantin. “In entrambi i casi gli agricoltori avevano usato erba di sfalcio di campi non coltivati”.

Sorgo e siccità

E' il sorgo ad avvelenare le mucche. Una pianta, dolce, fresca di cui sono ghiotti i ruminanti. Lo hanno confermato le analisi effettuate dall'Istituto zooprofilattico sui primi casi di decesso a Sommariva Bosco. Una pianta anche molto diffusa nei campi non coltivati. “Molto probabilmente c'entra la siccità”, aggiunge Giantin. “Tutti gli allevatori confermano l'uso di questa pianta, per il caldo non è cresciuta come doveva rendendola molto più tossica e portando alla morte gli animali”.
 

 

 

servizio di Silvia Bacci, immagini di Guido Cravero. Intervista a Stefano Giantin, veterinario dell'Istituto Zooprofilattico di Cuneo